le traduzioni e le imitazioni dei poemi classici. 133
dotti da Clodasso, recano una ricca offerta al tempio di Marte. — Intanto i due campioni hanno rinnovato la battaglia, che per opera di Arturo parca favorevole agli assedianti: Segurano manda a sfidare il più prode de' nemici; c comincia un lungo duello con Tristano, il designato campione degli Ai turiani , duello che la notte interrompe, senza che si possa dire chi ne avesse il vantaggio. — La notte reca a Clodasso prudenti consigli: egh manda ad offrire larghi patti d: pace; ed essendo quest' respint i , chiede ed ottiene una tregua per seppellire i morti. — Trascorsa la tregua, Arturo baldanzoso dei vantaggi conseguiti, rinnova subito la guerra. Ma il cielo si mette ora a favoiire apertamente quelli di Avarco; c gli assalitoli sono ricacciati dentro il loro vallo, dove Segurano li nsegue. Boorte e Tristano proteggono la ritirata. I nemici penetrano nel vallo; ma Maligante (una specie di Ulisse britanno) ne fa costruire allo spalle de' fuggiaschi un secondo ; e Arturo procura di sostenere i suoi. Segurano pernotta davanti al nemico. — Lo sgomento è grande nel campo di re Arturo, il quale pensa di ritirarsi e abbandonare l'impresa. Si oppone il vecchio Lago , clic consiglia invece Si mandi a placare Lancilotto. Ma Lancilotto non si lascia piegare. Durante la notte, una mano di prodi va a fare strage nel campo nemico, che dorme sicuro della vittoria ; e incoraggito Arturo dal buon esito di questa fazione, esco al mattino dal vallo e riappioca la battaglia. Ma ben presto Maligante è ferito al palmo; Arturo, ferito in un braccio, corre pericolo d ssscr fatto prigione da Segurano. Sono poi fei it: il toscano Florio e Boorte, fratello di Lancilotto, accorso in difesa di lui. Vede Lanc iotto dalla sua tenda Boorte ferito, e manda Galealto chc s'inforni; e lo curi. Segurano e Clodino s'apprestano a scalare il vallo. Più volto Segurano vi monta su e penetra nell'accampamento; ma sempre è prunto Tristano a respingerlo, finche giunge la notte. Galealto riferisce a Lancilotto delle misere condizioni di Arturo, e lo persuade ad aiutarlo ; ottiene intanto di avere per iì giorno seguente le armi e le schiere di lui. Al mattino i nemici si meravigliano di vedere gì Arturiani uscire a battaglia; e fuggono fin sotto Avarco; Clodino è abbattuto da Galealto. Ma ecco venire incontra a Galealto Segurano, che dopo lunga lotta lo uccide e vorrebbe portarne pia il cadavere, non già per darlo in preda ai cani come l'Ettore omorico, ma per degnamente onorare un tanto guerriero, già amico suo. Tristano glielo contrasta e lo fa recare a Lancilotto ; e per tema di Lancilotto quelli di Avarco, prima ancora della notte, benché vittorius. s ritirano in città. — Lancilotto piange sul corpo deH'am;co; c a confortarlo giunge Viviana, che gli reca un'intera armatura, opera del sav;) Merlino. Lancilotto si rappacia con Arturo ferito, e si prepara alla battaglia dell'indomani. All'alba si esce del vallo; c Lancilotto cerca invano per un pezzo Segurano : incontra invece e uccide un dopo l'altro Dinadano e Brunoro, Palamede e Brunadasso, e sotto gl occhi del vecchio Clodasso, che dalle mura riguarda la battaglia, l'animoso Clodino. Si scontra infine in Segurano: lunga è la battaglia; Segurano c gravemente ferito, e Lancilotto gli offre la ? ita, che l'altro sdegnosamente rifiuta. Lancilotto solo allora l'uccide e ne fa portare il cadavere, insieme con quelli di altri nemici da lui uccisi, intorno a quello del suo Galealto. Si fanno poi giuochi funebri in onore di Galealto» Viene ntìiie Vagorre a chiedere a nome di Clodasso i corpi di Segurano e di Clodino, che Lancilotto liberalmente concede. Dentro Avarco si fanno feste fu= nebri: le feste funebri proprie.
Su per giù, è questo lo scheletro della Iliade omerica: mettiamo Agamennone, Achille, Ulisse, Priamo, Ettore, Andromaca al luogo di Arturo, Lancilotto, Maligante, Clodasso, Segurano, Clodino e Claudiana; e l'identità del poetico tessuto apparirà chiara anche ai miopi. Corto, vi sono anche differenze, in specie nei particolari dei duelli e delle battaglie, nei quali l'Alamanni è assai felice: anche i dati fondamenta! del poema diversiùcano più d'un poco, come g'i appare dal nostro sunto, ma s diversificano tutti a scapito del poeta toscano, come in quel fare del principale eroe di Avarco un cavaliere errante, quasi un condottiero