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IL RISORGIMENTO.
zia dell'idioma fiorentino. La mancanza d'un volgare già per sè stesso vivace, flessìbile, pieno di sali e d'arguzie e che servisse, come i colori d'uria tavolozza, d'istro-mento per dipingere, nuoce anche nel dialogo il Filotimo, dove il Collenuccio volle coli'ironia di Luciano colpire la vanità umana. L'autore finge che una berretta costretta a subire tutte le trasformazioni richieste dai capricci della moda e cavata continuamente a ouest1 e a quello senza alcuna differenza di uomini e senza giudizio, si lagni di tutto ciò colla testa ignorante e vana a cui serve di abbigliamento e che fa di lei iniquo governo. La testa si scusa col dire che fa tutto questo per acquistare riputazione e stima tra gli uomini e per rendere altrui l'onore dovuto. Dj qui, fra testa e berretta ha occasione una disputa, in cui quella prima, guardando soltanto all'esteriorità degli atti e dei portamenti dichiara che cosa essa intende per bellezza, per galanteria, per terribilità, per tutte quell'altre cose con cui s'acquista riputazione e stima tra gli uomini, e sopratutto dichiara che cosa essa intenda per quell'onore che la spinge a scoprirsi e a inchinarsi tanto spesso a questi e a quello ; e l'altra, la berretta, guardando alla realità e saldezza della vita interiore svela la falsità di tutte le definizioni date non che dei sentimenti che le dettano. — La testa dà tante diverse foggie alla berretta perchè l'uomo deve parere bello o terribile: e bellezza è per lei l'avere « una bella zazzara con la berretta in foggia sopra uno ciglio, la calza tirata, la scarpa stretta, con lo andare vago della persona; » e terribilità è « la spada cinta, la voce grossa, la berretta su li occhi col sguardo traverso e la cappa armacollo ». Per ciò essa va mutando posto alla berretta, ora tirandola suga occhi per parere « un gagliardo e un bravo che quasi con li occhi li omini devori » ; or a ponendosela sul sinistrò ciglio perchè in questa posizione « guarda, die' ella alla sua interlocutrice, come lampeggio questo occhio a le dame, quando andando per la terra miro le fenestre, quanta lascivia porta con sè questa portatura torta sopra de uno occhio ! ». Anche il lasciar la berretta indietro a mezza testa e negletta è artifizio opportuno « per mostrarsi de non curar, ed affettare ornamento, e per milli altri gentili respetti. Che crido tu'?, conchiude la testa, sono premure neapolitane per aver grazia con lo andare a la sperzata. » Come la bellezza, la galanteria ecc. anche l'onore consiste per la testa nella esteriorità, epperò cammin facendo essa si scopre ad uno soltanto perchè porta una bella catena d'oro, ad un altro perchè « ha li panni longi e fodrati di varo », ed è dottore, ad un terzo perchè è ricco; e non le importa se il portator della catena sia avaro e sciocco, che il dottore sia senza dottrina e che il ricco abbia ammassato danaro, servendo gli amici col pegno, manomettendo il tesoro pubblico quand'era daziero o ministro delle entrate regie. — La povera berretta ha un bel affaticarsi a rettificare le false opinioni della sua ignorante e vana interlocutrice ; fors'ella non riuscirebbe nel suo intento se all'ultimo non intervenisse il Duca Ercole d'Este a spiegare per filo e per segno che cosa veramente sia l'onore. Le parole del divino Ercole pongono fine alla disputa.
L'editore ultimo di questo dialogo dice averlo pubblicato per sollevare un po' la fama del Collenuccio. E veramente apparisce in esso uno spirito nobile e colto, il qua! mettendo uno sguardo-acuto nella vita interiore de'tempi suoi, ne svela la falsità, la deformità morale, la vacuità in contrasto col decoro e colle pompe esteriori. Ma il Collenuccio ha mano troppo pesante per trattare artisticamente la forma delicata dell'ironia. Egli non ha abbastanza spirito per dar rilievo alle vanità, alle ipocrisie, alle menzogne, alle forme convenzionali della società. Le sue osservazioni sono spesso trite e ritrite, e non escono dalla sfera dei luoghi comuni: i contrasti eh' egli ci presenta sono dei più palpabili e volgari. Aggiungasi la mancanza già notata di un volgare che lo ajutasse a ritrarre l'aspetto falso, manchevole, ridicolo degli atti e delle opinioni presi di mira. Quel suo italiano lombardeggiante, sul più bello vien meno allo scopo: invece d'infondere brio nella imagine, di darle grazia e finezza di significato, la lascia pesante, e disadorna.