348 IL risorgimento.
sulle prime la crede il diavolo venuto in forma di donna per tentarlo; ma poi riconosce il suo errore, e per medicarle le ferite le recide le chiome come a garzone. — Carlo, intanto, è costretto a chiudersi dentro Parigi. Agramante, Ruggeri, Marsilio, Ferraguto, Mandricardo, Rodamonte, Gradasso stringono d' assedio la città. Carlo fa una sortita, sostenuto da Bradamante e da Orlando; ma qui il poema è .nterrotto. L'ultima avventura che vi si narra è quella di Fior-despina, che incontratasi con Bradamante e scambiatala per un gentil cavaliere, a poco a poco se ne innamora. Per fermo a questo punto dovevasi svolgere una serie nuova di avvenimenti, ma noi non siamo informati che di ciò che avrebbe contenuto il terzo libro, rimasto interrotto al nono Canto; e ne siamo informati dalla seguente stanza del medesimo libro terzo :
Le gran battaglie e il trionfale onore Yi conterò di Carlo re di Franza, E le prodezze fatte per amore Dal Conte Orlando, e sua strema possanza.; Come Rugger, che fu nel mondo un fiore, Fosse tradito da Gan di Maganza: Pien d'ogni fellonia, pien d'ogni fiele, L'occise a torto il perfido crudele.
Tale è lo schema dell' Orlando Innamorato. La materia degli anticni romanzi ne costituisce bensì il fondo, ma poi quante alterazioni e modificazioni essa subisce! quante nuove invenzioni le vengono aggiunte! Sciolto ogni legame tradizionale e storico l'immaginazione del Bojardo non trova più limiti, e sorgono imprese nuove e nuovi eroi, e l'ordito della sua storia si fa tanto vasto, che dai sessantanove canti rimastici ^appena siamo in grado d'intravedere quale sarebbe potuto essere la fine del poema. — Dei personaggi che prendon parte ai fantastici avvenimenti onde bi compone VOrlando Innamorato molti son tratti dai romanzi popolari, ma molti sono creature del Bojardo. Son tipi tradizionali, benché assai modificati, Carlo Magno, Orlando, Rinaldo, Gano di Maganza, Namo di Baviera, Astolfo, Malagigi, Ruggeri: son nuove creature del Bojardo, Angelica, l'eroina principale del poema, Marfisa, Fiordespina, Fiordalisa e molte altre donne, non che quel Gradasso e quel Rodomonte divenuti poi popolarissimi nella nostra lingua. S'aggiungano lo nuove incantatrici Morgana, Dragontina, Alcina, Febosilla; i nuovi giganti e ladr. Belisario, Aridano, Marfusto Malapresa, ecc. ecc.; e i nuovi demonj Draghinazzo, Sca-rapino, Libicocco, Calcabrina, ecc., e si vedrà come avesse ragione il Baretti di dire, che « fra i nostri fabbricatori di nuovi nomi il più maraviglioso è stato il Bojardo » (1).
Rimaneggiata così dal colto poeta, l'antica materia dei romanzi prende vita e aspetti nuovi in grazia dello spirito che la penetra. — Al par dei motivi delle imprese d'Orlando cangiano quelli delle imprese degli altri eroi della tradizione carolingia. Lo spirito religioso ed eroico che unificava e armonizzava fra loro gh elementi dell'epopea feudale scompare dall' Orlando Innamorato. Ben nel poema del Bojardo la storia eroica dell'Europa cristiana in lotta cogl'Infedeli apparisce come sostrato; ma in ciò non consiste l'interesse del racconto. Questo interesse consiste tutto nell'amore d'Orlando per Angelica, amore in cui al Quinet e al Settembrini (2) è parso che il Bojardo désse inconsapevolmente forma e corpo ad uno de: più grandi istinti del Risorgimento, lo sforzo cioè per congiungere le opposte ( viltà, per riconciliare i culti e maritar l'animo dell'Occidente con quello dell'Oriente.
Ai tempi del Bojardo grande era lo spavento che incutevano i Turchi, minac-cianti la Cristianità dal conquistato Bosforo. La voce d'un papa s'alzava solenne a
(1) Frusta letteraria, N. 17.
Révolutions d'Italie, Chap. X, — Lez. di Lett. Ital.