306 IL RISOiìGIMENTO.
dentia dux hominum reliquarum » (1). Creata al suo platonismo una genealogia che lo avvicinava all'epoche più remote ed oscure dell'umanità, cristianizzato il pensiero antico, data alla sua fede una tendenza più razionale che dogmatica e messo il suo sincretismo neoplatonico ai luogo della teologia scolastica, Marsilio Ficino si trovava quasi inconsapevolmente condotto a considerare la rmgione da un punto di vita superiore d'assai a quello dell'ortodossia cattolica, a guardare il Cristianesimo con un spirito nuovo di libertà e di tolleranza e ad allargarne di tanto la cerchia da schiudere il cielo di Cristo anche agli adoratori del Giove pagano. Egli, difFatti, pensava che anche i filosofi pagani osservatori della legge naturale dovessero trovarsi in lungo di media salvazione; credeva che tutte le religioni avessero in sè stesse qualche cosa di buono, e che le varietà dei culti non facesse altro che produrre una bella armonia sotto l'ispirazione religiosa; ed a questo proposito scriveva; Dio essere come Alessandro Magno, il quale aveva concesso ai diversi popoli di rendergli omaggio in diversi modi (2). — Era, dunque, una religione razionale e tollerante nel suo spirito e nelle sue tendenze quella che i Neoplatonici fiorentini volevano conciliare colla loro filosofia o, per dir meglio, colla sapienza antica alla quale ess. avevano fatto ritorno.
Dopo aver preso il loro punto di partenza nelle rinnovate dottrine filosofiche dell'antichità, dopo avere conciliate queste medesime dottrine col Ciiatianesimo e attinto a tutte le fonti della tradizione, della mitologia e della stona, del sacro e del profano, Marsilio Ficino e il suo discepolo Pico della Mirandola tentarono di raccogliere e di fondere tutte queste cose in una vasta sintesi, portando le conseguenze a cui erano arrivati in tutti i problemi della scienza e della vita. È vero che in ciò fare i loro sforzi in gran parte non riuscirono ; imperocché non venne lor fatto di creare un nuovo ed organico sistema di filosofia, tuttavia le loro tendenze ed idee non rimasero senza effetto sul progresso del pensiero italiano.
Marsilio Ficino e Pico della Mirandola coi loro commenti, colle loro versioni, e colla loro erudizione filosofica avevano aperto un nuovo e vastissimo orizzonte alla speculazione, avevano avv.ato il pensiero a spaziare con libertà fuori della cerchia del dommatismo teologico e a cercare la verità nel mondo delia natura e dello spirito. Questa verità essi l'avevano chiesta alla storia del pensiero umano, risalendo fino al rimotissimo Oriente; l'avevano cercata negli esseri e nei fenòmeni della natura che a loro pareveno altrettante lettere e parole componenti il discorso di Dio. Il valore storico della filosofia del Ficino, osserva il professore Fiorent no, non istà già nell'essere la ripetizione monotona e sterile dello schietto Platonismo, ma nell' essere una più larga sintesi che doveva conciliare insieme la vita naturale rappresentata dal mondo greco, e la vita spirituale rappresentata dal mondo cristiano (3). Con ciò il Ficino apparecchiava la via alle più ardite ed originali dottrine del Risorgimento italiano. — Platone nel Timeo attribuiva all'universo un'anima composta dall' eterno artefice'del mondo e dotata d'intelletto, anima da cui derivavano, secondo lui, le anime minori degli astri e quelle di tutti gli altri esseri che nell'universo hanno esistenza, vita, sentimento e ragione. Marsilio Ficino, seguendo la dottrina platonica, attribuiva anche lui a ciascun essere dell' universo un' anima razionale, da lui chiamata terza essenza; poi, al disopra delle terze essenze o anime individuali, ammetteva una terza essenza più generale, un' anima unica che fra loro collega tutte le anime dell'universo. « Qual'è, diceva egli, la ragione per cu. benché Ira loro contrarie, le membra del mondo cospirano tutte ad un solo scopo e reciprocamente si comunicano le loro forze, se non questa che un' anima sola contempera gli umori diversi di questo immenso animale e per la cospirazione della vita e del moto rende continue le parti separate per qualità e per situazione? E
(1) De Christiana religione; Epistol. lib. IV, 14, citata dal Galeotti.
(2) De Christiana religione.
(3) Bernardino Te^esin ossia studi storici sull' idea della Natura nel Risorgimento italiano. Parte II. Cap. III. Firenze, successori Le Monnier, 1872.