CAI'ITOLO QUARTO. — RINNOVAMENTO DELLA LINGUA, ECC. S-81
degli Unni. Vedemmo ancora Galeotto Marzio da Narni, chiamato in Ungheria ad istruirvi i figli di re Mattia Corvino, stendere latinamente un libro De dictis et fartis Mattioì Regis. — Anche senza uscir d'Italia si narravano di paesi stranieri e lontani cose e fatti contemporanei e passati. Nelle vite scritte da Vespasiano da Bisticci s'incontrano notizie e racconti risguardanti alle storie di Ungheria, d'Inghilterra, di Spagna e di Francia. Benedetto Accolti aretino (1415-1466), figlio di Francesco e successore di Poggio Bracciolini nella Cancelleria della Repubblica fiorentina, descriveva in quattro libri latini la prima Crociata condotta da Goffredo di Buglione. Questa descrizione, dice il Tirabosclii, fu tenuta in gran pregio dai contemporanei dell'autore; ma la critica scoprì più tardi in essa moltissimi errori non imputabili, per altro, all'Accolti, bensì al tempo in cui questi visse (1).
Allargata in tal. modo la cerchia della storia, le menti potevano fissare la loro attenzione sulle vicende e sulle istituzioni politiche e civili di molti popoli antichi e moderni. — E intanto, movendo come da punto primo e certo di partenza dal racconto mosaico, accogliendo, o per dir meglio, accozzando insieme leggende, tradizioni e storie di Ebrei, di Egizii, di Assiri, di Caldei, di Greci e di Romani, e ordinando il tutto secondo una cronologia incerta, bizzarra, fantastica, si scrivevano anche Storie e Cronache generali, che dalla creazione del mondo scendevano fino all'epoca in cui l'autore viveva. Era opera di Sant'Antonino, arcivescovo di Firenze, una lunga Cronaca, divisa in tre parti, che cominciando dalla creazione del mondo arrivava fino all'anno 1459. Di questa Cronaca, stampata per la prima volta in Venezia nel 1480, se ne fecero più altre edizioni nel secolo XV e nel seguente (2). Un prete e canonico pistojese, chiamato Sozomeno, vissuto dal 1387 al 1458, aveva anche lui compilato una Cronaca dalla creazione del mondo fino al 1455. Il Muratori pubblicò la cronaca del canonico pistojese cominciando però dal 1362 e non potendola portare che fino al 1410 essendo stata smarrita la parte che giungeva al 1455 (3j. Anche Matteo Palmieri (1405-1475), scrittore fiorentino, di cui diremo più a lungo tra poco, stendeva una Cronaca generale dalla creazione del mondo fiuo a' suoi tempi. Secondo lo Zeno, 1 Palmieri aveva diviso le età anteriori alla venuta di Cristo in dodici periodi, spicciandosela in poche parole. Ma questa parte della cronaca dello scr ttor fiorentino e quell'altra che dalla nascita di Cristo va fino al 447 dell'e. v., sono rimaste inedite, e fu invece stampata più volte insieme alle Cronache di Eusebio da Pamphila e di Prospero d'Aquitania quella che dal 417 dell'e. v. giunge fino al 1449. Nel 1748 si fece in Firenze un'edizione più corretta della Cronaca dì Matteo Palmieri (Script. Rer. Iial. Florent., Voi. I, p. 215 e segg.), cominciando però dall'anno 1294 (4). Accanto a queste Cronache generali noi troviamo un numero grandissimo di Storie parziali e di Commentarii risguardanti le cose contemporanee, scritte per la maggior parte da eruditi e letterati che avevano preso parte attiva alla vita politica del loro tempo. Limitando sempre il nostro discorso a Firenze e alla Toscana, dopo i Commentarii alle cose contemporanee di Enea Silvio Piccolomini, di Leonardo Bruni e degli altri a cui accennammo altrove, rammenteremo alcune tra le principali s+orie o cronache contemporanee dettate nella seconda metà del secolo XV. Di Matteo Palmieri anzidetto abbiamo: 1.° un libro De caplivitale Pisarùm, pubblicato più volte e compreso dal Muratori nella sua raccolta: (Script. Rer. Iial., Voi. XIX, pag. 165; 2.° gli Annali fiorentini dal 1432 al 1471 conservati nella Strozziana di Firenze; 3.° la Vita di Niccolò Acciainoli
(1) S*or. della Leti, ital., Tomo VI, part. II, lib. III. —I Vedi anche Mazzucchelli, Scritt. ital. T. I, P. I., p. 59.
(2) Tiraboschi, Loc. cit.
M Muratori, Script. Rer Ital. Voi. XVI. p. 1059. — Il Muratori nel parlar del Sozomeno fu seguito dall'Abate Zaccaria (Biblioth. Pistor. pag. 29). V. Tiraboschi loc. cit.
(4) Tiraboschi, loc. cit. — La Cronaca di Matteo fu continuata da Mattia Palmieri e da questi condotta fino al 1482. Questa continuazione va sempre unita alla Cronaca di Matteo.