CAI'ITOLO QUARTO. — RINNOVAMENTO DELLA LINGUA, ECC. S-81
— La Geometria movendo dal punto, nota indivisibile, passa a studiare le linee, poi le varie figure piane e finalmente i solidi. — L'Astronomia si occupa de. movimenti degli astri, della ragione delle stagioni, dei giorni, dei climi, ecc. — All'Astronomia tengon dietro la geodesia e la canonica, per la qual ultima intenilesi la dottrina matematica per determinare i rapporti degli intervalli (1). — Dell'astrologia son tre le parti che hanno valore scientifico, cioè: la gnonomica, la metereoscopica e la diottica. Quanto a quella che volgarmente vien chiamata astrologia e che meglio si chiamerebbe Genetiologia, essa è condannata dal diritto civile ed ecclesiastico, impagliata in S. Agostino e derisa da S. Basilio: tuttavia vien qui accolta nel consorzio delle altre discip.ine perchè essa ha ancora molti cultori. L'ottica, colle sue divisioni in ottica propriamente detta, cattotica e scenografica, e la meccanica, spartita in razionale e applicata (chirurgica) chiudono la serie delle dottrine appartenenti alla filosofia naturale.
La filosofia attuale dividesi, come si è visto, in scienza morale, famigliare e civile.
— La morale, parte che riguarda gl'individui, tratta dei diversi beni e delle virtù. Sono, però, di sua spettanza gli affetti, le potenze, le abitudini dell' anima, l'arbitrio, l'elezione, e l'appetito colle sue gradazioni o parti (cupidigia, furore, volontà,). Essa vien dipoi a parlare delle virtù, e finalmente di ciò che è bastevole a ciascun uomo e di ciò che riguarda la felicità. — La scienza famigliare è triplice, riferendosi al padrone, al marito e al padre, e può essere, secondo la famiglia: regia, nobilesca (satrapica), civile o borghese (civilis) e plebea (idiotica). — Anche la scienza civile si spartisce in tre parti; regia, degli ottimati e della repubblica; i suoi eccessi sono: la tirannide, l'oligarchia e la democrazia. Platone divise la scienza civile in tre parti, come l'anima, perchè attribuisce la ragione ai filosofi, l'ira ai soldati e la cupidigia agli artefici. Tra i filosofi vengono scelti i principi, i magistrati, i sacerdoti, i giudici acciocché facciano le leggi e le applichino. La partizione del diritto civile in sette articoli si raccoglie specialmente dalle Pandette. I sette articoli si riferiscono: ai principi, ai giudizi, alle cose, alle ipoteche, ai testamenti, al possesso, al contratto. Il diritto pontifìcio può essere diviso nel modo stesso del civile. Le cose militari riguardano gli uomini e le armi. Gli artefici fanno luogo a tante e così diverse arti che mal si possono tutte numerare. Yi è l'agricoltura, la pastorizia, la caccia, l'architettura, la grafica, la teatrale, la culinaria, ecc. e a queste s'aggiunge una infinita quantità d'altri mestieri.
La Filosofia razionale non mira all' investigazione di cose nuove, bensì essa si travaglia sul noto, e sue parti sono: la grammatica, la storia, la dialettica, la ret-torìca e la poetica, a seconda che indica, narra, dimostra, persuade o diletta.
Rimane quel genere di dottrina, mista d'ispirazione e d'invenzione, che gli antichi chiamavano Divinatio, e che prophelia chiamano i moderni. — La divinazione è: o spirituale, o naturale, o artificiale, o popolare, o condannata, o profana. La spirituale trovasi nell'estasi, nella voce, nell'ispirazione e nella visione: la naturale è propria dei bruti (le rondini, ad es., e le formiche presentono l'avvicinarsi dell' inverno) e degli uomini in cui c' è il furor (vati, poeti, ebbri, amanti) o degli uomini dormienti. La divinazione artificiale è quella dei medici, che prevedono il principio, lo svolgimento e il termine di una malattia, dei nocchieri, che prevedono i venti e le tempeste e anche dei consiglieri che sanno dire che cosa occorra pel futuro in certi dati casi. La popolare è quella del volgo, che prevede l'inverno o la primavera. L'ultima finalmente è quella attribuita ai cattivi geni. Ad essa appartenevano le Pitie, le Dodonidi, le divinazioni tratte dal volo e dal canto degli uccelli, dai visceri degli animali e simili. Aggiungasi la Magia con tutte l'artiche l'accompagnano, piromanzia, chiromanz-a, idromanzia, muttaque id gcnus alia vana prorsus et deridicula, quaeque iam merito silentio nos admonenl.
Al quadro, in cui il Poliziano delineava l'albero delle cognizioni del suo tempo
(1) Ecco le parole del Poliziano: La Canonica rationes liarmoniarum considerai ap-parentes regularum segmentis excogitatis, atque aures preferens intellectui.