288
IL RISOiìGIMENTO.
T aria s' orano portati cavalli e cavalieri movendo verso Roncisvalle. Neil' aerea loro corsa, giunti sopra lo stretto di Gibilterra, Rinaldo chiede ad Astarotte a che provvedano i due segni ch'ivi si trovano. Astarotte coglie quest'occasione per combattere la cosmografìa del Medio Evo, e per sostenere la sfericità della terra colle ragioni stesse con cui la sostenevano Paolo Toscanelli e Colombo.
Un error lungo e fioco, die'egli,
Per molti secol non ben conosciuto, Fa che si dice d'Ercol le colonne, E che più là molti periti sonne.
Sappi che questa opinione è vana ; Perchè-più oltre navicar si puote, Però che l'acqua in ogni parte è piana Benché la terra abbi la forma di ruote.
I legni passeranno oltre Abila e Calpe ;
E puossi andar giù nell'altro emisferio, Però che al centro ogni cosa reprime; Sì che la terra, per divin misterio, Sospesa sta fra le stelle sublime. E laggiù son città, castella e imperio: Ma noi cognobbon quelle genti prime: Vedi che il Sol di camminar s' affretta Dov' io ti dico che laggiù s' aspetta.
Quelle genti sono appellate Antipodi e adorano Giove e Marte, ed hanno animali e piante come voi, e spesso insieme fanno di grandi battaglie (1). « Ma, osserva Rinaldo, se gli uomini di quella terra son della stirpe di Adamo, potranno essi salvarsi al pari di noi? » — È questa, com'è noto, una delle obbiezioni con cui i sapienti congregati in Salamanca combatteranno la teoria di Colombo; la sensata e piana teologia dell'Astarotte del Pulci vi aveva già da alcuni anni fatto risposta. — « Par che tu domandi come uom grosso, risponde il diavolo a Rinaldo: »
Dunque sarebbe partigiano stato
In questa parte il vostro Redentore, Che Adam per voi qua su fosse formato, E crucifisso Lui per vostro amore : Sappi che ognuno per la Croce è salvato-Forse che '1 vero dopo lungo errore, Adorerete tutti di concordia, E troverete ognun misericordia.
A questo punto la teologia di Astarotte assume aspetto nuovo e solenne. Mentre i confini del mondo materiale si estendono col passar delle navi oltre le colonne d'Ercole; mentre la Terra è lanciata fra le stelle nello spazio infinito, il Cristianesimo anch' esso rompe la cerchia dentro cui l'avea costretto là Teologia del Medio Evo, e si estende indefinitamente e trasformasi in una religione tollerante ed umana che nella sua vastità abbraccia l'umanità passata e presente. — « È l'offerta del cuore, dice Astarotte, quella che è accetta al cielo. Mentre i Romani osservavano con timore le loro cerimonie, benché adorassero Giove e Marte e gli altri vani idoli, facevano cosa grata al cielo:
(1) A questo punto è bene osservare che il Pulci, morì cinque anni circa prima della scoperta dell'America.