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Storia Letteraria d'Italia
Il Risorgimento
Giosia Invernizzi
Francesco Vallardi Milano, 1878, pagine 368

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a cura di Federico Adamoli

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   IL RISORGIMENTO.
   sare in Pagania. Cavalcando d' ano in altro errare, arriva ai confini tra la Francia e la Spagna e quivi in luogo deserto trova una badia. L' abbate lo accoglie con molta cordialità, poi gl narra di tre feroci giganti che infestano i dintorni del Monastero. Orlando ne uccide due, Passamonte e Alabastro, quindi va in cerca del terze eh'è il più feroce di tutti e che si noma Morgante, il personaggio da cui s'intitola' il poema. Il gigante abitava un palagio ch'ei s'era fatto a suo modo di frasche, di schegge e di terra. — Orlando picchia alla porta; Morgante si sferra dal sonno e gli viene ad aprire come cosa malia, perocch' egli avea dormendo avuto poc' anzi un'aspra visione. Eragli parso d'essere assalito da un serpente e d'invocar l'aiuto di Maometto; ma Maometto non valeva niente, e soltanto dopo aver chiamato Gesù erasi visto liberato dal serpe. Illuminato dal sogno avuto, egli palesa al paladino, che lo minaccia di morte, la sua intenzione di farsi cristiano. Orlando di gran cuoro onsente. e insiem con lui torna al Monastero. Da questo momento il- convertito Morgante diventa lo scudiero e il compagno d'Orlando, una specie del Sancho Panza di Don Chisciotte. Insieme, poi, si partono dalla badia e vanno per l'Oriente, incontrando molte avventure e compiendo straordinarie imprese.
   Intanto Rinaldo ed Olivieri si tolgono da Parigi per andare in traccia d'Orlando. Molte sono le avventure ch'essi incontrano e le prodezze ch'essi fanno prima di trovarlo. Mentre queste cose accadono tra i Saraceni d'Africa e di Spagna, Gano ordisce in Parigi un tradimento ai lontani cavalieri e a Carlo Magno - egli chiama dalla Danimarca in Francia il Re Saraceno Erminione per distruggere Montalbano e abbattere l'imperatore. Orlando, Rinaldo e Olivieri r edono ailora in Francia, liberano Carlo, e costringono Erminione a chiedere la pace. Le trame ed i tradimenti del Magonzese si succedono e non si somigliano. Rinaldo si ribella, a @arlo, lo detronizza e si pone in sua vece. Poco tempo prima, Orlando, sdegnato ei pure con Carlo, avea abbandonato nuovamente la Corte di Parigi, ed era tornato in Oriente. Ma in Oliente vien fatto prigioniero. Rinaldo, di ciò avvertito, restituisce il trono a Carlo, e corre in aiuto del cugino. In Oriente altre imprese si succedono ed altre avventure. Infine i due cugini uniti assediano e prendono Babilonia, della quale Orlando viene proclamato Soldano. Siamo già al canto ventesimo del poema. Gli avvenimenti narrati negli altri canti fino alla spedizione di Spagna ed alla rotta di Roncisvalle mal si possono riassumere in brevi parole. I Paladini vanno e vengono dall'Oriente a Parigi, e Gano di Magonza ordisce sempre nuovi tradimenti. Gli ultimi riescono fatali ad Orlando ed alla Francia intera. Gano chiama contro la Francia due armate, l'una di Babilonia, guidata da Antea, l'altra di Spagna, comandata da re Marsilio. Carlo Magno e i suoi Paladini si defendono, costringendo Antea e Marsilio a chiedere la pace. Ma il traditore Gano induce Carlo ad andare • in Ispagna a conchiuder la pace con Marsilio. Il malaccorto imperatore va in Ispagna, e quivi giunto, manda proprio Gano di Magonza come suo inviato a negoziar la pace con re Marsilio. Tra l'inviato francese e il re Saraceno il tradimento è perfidamente e astutamente ordito. Marsilio assalirà 1' armata cristiana, che comandata da Orlando e accampata a Roncisvalle attenderà di avere da lui il pattuito tributo. Rinaldo e Ricciardetto si trovano in Egitto. Il mago Malagigi ode il pericolo dei cristiani e vuole che ad essi non manchi l'aiuto di ouei due prodi paladini nel di della battaglia. Perciò chiama il diavolo Astarotte e lo manda in Egitto a prenderli. Astarotte e Farfarello, altro diavolo compagno del primo, vanno, e portano per aria Ricciardetto e Rinaldo dall'Egitto fino a Roncisvalle. Qu Orlando, colto all'improvviso dai Saracini, vede disfatto il suo esercito, e muore di fatica. Cario accorre, e si vendica pigliando Saragozza, mandandola in fiamma e impiccando le Marsilio ad un carubbo. Dopo ciò ei ritorna a Parigi, dove Gano di Magcnza è attanagliato e squartato dal popolo. Carlo Magno, liberato dal traditore, fa molte altre guerre che lo rendono sempre più glorioso, e finalmente muore in pace. Il poema finisce colle lodi che il poeta tessè di Carlo Magno.
   Si fa quistione qual sia il protagonista del poema del Pulci: se Morgante, che gli dà il titoio, se Gano, i cuf tradimenti continuati costituiscono il fondo dell'azione in esso narrata, se Orlando, infine, che ne è la principale figura, e le cu gesta