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Storia Letteraria d'Italia
I primi due secoli
Adolfo Bartoli
Francesco Vallardi Milano, 1880, pagine 552

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   t,a divina commedia. 411
   Ma tosto fia che Padova al palude Cangerà l'acqua che Vicenza bagna, Per esser al dover le genti crude.
   E dove Sile e Cagnan s'accompagna, Tal signoreggia e va con la testa alta. Che già per carpir lui si fa la ragna.
   Piangerà Feltro ancora la diffalta Dell'empio suo pastor, che sarà sconcia Sì, clie per simil non s'entrò in Malta.
   Troppo sarebbe larga la bigoncia Che ricevesse il sangue ferrarese, E stanco clii il pesasse ad oncia ad oncia,
   Che donerà questo prete cortese, Per mostrarsi di parte ; e cotai doni Conformi fieno al viver del paese.
   Su sono specchi, voi dicete Troni, Onde rifulge a noi Dio giudicante, Sì che questi parlar ne paion buoni.
   Qui si tacette, e fecemi sembiante Che fosse ad altro volta, per la rota In che si mise com'era davante.
   A Dante si manifesta poi Folchetto da Marsiglia trovatore:
   Folco mi disse quella gente, a cui Fu noto il nome mio, e questo cielo Di me s'imprenta, com'io fe' di lui.
   Folchetto addita quindi a Dante Raab, la meretrice di Gerico; e seguita dicendo :
   La tua città, che di colui è pianta Che pria volse le spalle al suo Fattore, E di cui è la invidia tanto pianta,
   Produce e spande il maledetto fiore Ch'ha disviate le pecore e gli agni. Perocché fatto ha lupo del pastore.
   Per questo l'Evangelio e i Dottor magni Son derelitti, e solo ai Decretali Si studia sì, che pare ai lor vivagni.
   A questo intende il papa e i cardinali: Non vanno i lor pensieri a Nazzarette, Là dove Gabriello aperse l'ali.
   Ma Vaticano, e l'altre parti elette Di Roma, che son state cimitero Alla milizia che Pietro seguette,
   Tosto libere fien dell'adultèro.
   11 poeta (Canto decimo) loda la meravigliosa arte di Dio nella creazione del. Universo; e dice poi di essere salito nel quarto cielo, del Sole, ripetendo qui pure:
   ......ma del salire
   Non m'accors'io, se non com'uom s'accorge Anzi il primo pensier, del suo venire.
   Ivi stanno le anime dei dotti in divinità:
   Tal era quivi la quarta famiglia Dell'alto Padre, che sempre la sazia, Mostrando come spira e come figlia.