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Storia Letteraria d'Italia
I primi due secoli
Adolfo Bartoli
Francesco Vallardi Milano, 1880, pagine 552

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   t,a divina commedia.
   409
   E non l'abbatta esto Carlo novello Co'Guelfi suoi, ma tema degli artigli Ch' a più alto leon trasser Io vello.
   Molte fiate già pianser li figli Per la colpa del padre, e non si creda Che Dio trasmuti l'arme per suoi gigli.
   Giustiniano dice poi a Dante che in quella sfera stanno le anime di coloro che si adoperarono per acquistare fama immortale, e ricorda Romeo :
   ........... di cui
   Fu l'opra grande e bella mal gradita.
   Ma i Provenzali che fer contra lui, Non hanno riso, e però mal cammina Qual si fa danno del ben fare altrui.
   Quattro figlie ebbe, e ciascuna reina, Ramondo Berlinghieri, e ciò gli fece Romeo, persona umile e peregrina.
   E poi il mosser le parole biece A dimandar ragione a questo giusto, Che gli assegnò sette e cinque per diece.
   Indi partissi povero e vetusto: E se il mondo sapesse il cuor eh' egli ebbe Mendicando sua vita a frusto a frusto,
   Assai lo loda, e più lo loderebbe.
   Nuovi dubbi (Canto settimo) sorgono nell'animo del poeta: come la crocifissione di Cristo fosse giusta; e come poi fosse giusta la vendetta che ne fece Dio sui Giudei crocifissori. Beatrice scioglie cotali dubbi.
   Salgono Beatrice e Dante nella stella di Venere, che è il terzo cielo.
   Io non m'accorsi del salire in ella; Ma d'esservi entro mi fece assai fede La Donna mia, ch'io vidi far più bella.
   Ivi vede il poeta
   .......in essa luce altre lucerne
   Muoversi in giro più e men correnti____
   Una di esse si avvicina di più a Dante; ed è Carlo Martello, il quale cosi parla:
   Quella sinistra riva che si lava Di Rodano, poi eh' è misto con Sorga, Per suo signore a tempo m'aspettava :
   E quel corno d'Ausonia, che s'imborga Di Bari, di Gaeta e di Crotona, Da ove Tronto e Verde in mare sgorga.
   Fulgeami già in fronte la corona Di quella terra che il Danubio riga Poi che le ripe tedesche abbandona;
   E la bella Trinacria, che caliga Tra Pachino e Peloro, sopra il golfo Che riceve da Euro maggior briga,
   Non per Tifeo, ma per nascente solfo, Attesi avrebbe li suoi regi ancora, Nati per me di Carlo e di Ridolfo, BAurou. Letteratura italiana. 52