302 capitolo quattordicesimo.
Mi (lì s'io veggio qui colui che fuore Trasse le nuove rime, cominciando: Donile, ch'avete intelletto d'amore.
Ed io a lui: Io mi son un che, quando Amore spira, noto, ed a quel modo Che detta dentro, vo significando.
0 frate, issa vegg'io, diss'egli, il nodo Che il Notaio, e Guittone, e me ritenne Di qua dal dolce stil nuovo ch'i'odo.
Io veggio ben come le vostre penne Diretro al dittator sen vanno strette, Che delle nostre certo non avvenne.
E qual più a gradire oltre si mette, Non vede più dall'uno all'altro stilo; E quasi contentato si tacette.
Forese domanda a Dante: quando ti rivedrò io? Ed egli:
Non so, risposi lui, quant'io mi viva; Ma già non sia '1 tornar mio tanto tosto, Ch'io non sia col voler prima alla riva.
Perocché '1 luogo, u' fui a viver posto, Di giorno in giorno più di ben si spolpa, Ed a trista ruina par disposto.
Forese allora gli predice la prossima morte di Corso Donali,
.......a coda d'una bestia tratto
Verso la valle ove mai non si scolpa.
Proseguono i poeti il loro cammino, trovano un grande albero; e sott esso gente che alza le mani e grida. Fra le frasche qualcheduno diceva:
Trapassate oltre senza farvi presso: Legno è più su che fu morso da Eva: E questa pianta si levò da esso.
Ricordivi, dicea, de' maledetti Ne'nuvoli formati, che satolli Teseo combattér co'doppii petti;
E degli Ebrei, che al ber si mostràr molli, Per che non gli ebbe Gedeon compagni Quando inver Madian discese i colli.
Camminando ancora, odono una subita voce che domanda:
Che andate pensando si voi sol tre?
È un angelo che insegna loro il luogo per salire al settimo balzo, e che co muover della piuma cancella il sesto P dalla fronte di Dante.
Entrano i poeti (Canto venticinquesimo) per uno stretto calle, dov'era la scala costretti ad andare ad uno ad uno. Dante domanda a Virgilio:
.......Come si può far magro
Là dove l'uopo di nutrir non tocca?
E Virgilio prega Stazio di spiegargli la cosa. Egli infatti ragiona a lungo sulle generazione del corpo umano; e spiega poi quello che accada dell'anima dopr morte :