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Storia Letteraria d'Italia
I primi due secoli
Adolfo Bartoli
Francesco Vallardi Milano, 1880, pagine 552

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   la divina commedia. 4 11)
   e da una di esse sente ricordare alcuni esempi di virtù contrarie all'avarizia : Maria clie depose il suo parto nella stalla di Betlemme; Fabrizio romano che ricusò le ricchezze che gli offriva Pirro ; Niccolò vescovo di Mira che dotò tre fanciulle.
   Domanda :
   0 anima che tanto ben favelle,
   Dimmi chi fosti.....e perchè sola
   Tu queste degne lode rinnovelle.
   Ed egli : Io ti dirò, non per conforto Ch'io attenda di là, ma perchè tanta Grazia in te luce prima che sie morto.
   I'fui radice della mala pianta Che la terra cristiana tutta aduggia Sì, che buon frutto rado se ne schianta.
   Ma, se Doagio, Guanto, Lilla e Bruggia Potesser, tosto ne saria vendetta; Ed io la chieggo a Lui che tutto giuggia.
   Chiamato fui di là Ugo Ciapetta: Di me son nati i Filippi e i Luigi, Per cui novellamente è Francia retta.
   Figliuol fui d'un beccaio di Parigi. Quando li regi antichi venner meno Tutti, fuor eh' un renduto in panni bigi,
   Trova'mi stretto nelle mani il freno Del governo del regno, e tanta possa Di nuovo acquisto, e sì d'amici pieno,
   Ch'alia corona vedova promossa La testa di mio Aglio fu, dal quale Cominciar di costor le sacrate ossa.
   Mentre che la gran dote provenzale Al sangue mio non tolse la vergogna, Poco valea, ma pur non facea male.
   Lì cominciò con forza e con menzogna La sua rapina; e poscia, per ammenda, Ponti e Normandia prese, e Guascogna.
   Carlo venne in Italia, e, per ammenda, Vittima fe' di Corradino ; e poi Ripinse al ciel Tommaso, per ammenda.
   Tempo vegg'io, non molto dopo ancoi, Che tragge un altro Carlo fuor di Francia Per far conoscer meglio e sè e i suoi.
   Senz' arme n'esce solo, e con la lancia Con la qual giostrò Giuda : e quella ponta Sì, eh'a Fiorenza fa scoppiar la pancia.
   Quindi non terra, ma peccato ed onta Guadagnerà, per sè tanto più grave, Quanto più lieve simil danno conta.
   L'altro, che già uscì preso di nave, Veggio vender sua figlia, e patteggiarne, Come fanno i corsar dell' altre schiave.
   0 avarizia, che puoi tu più farne. Poi ch'hai il sangue mio a te sì tratto, Che non si cura della propria carne ?
   Perchè men paia il mal futuro e il fatto, leggio in Alagna entrar lo fiordaliso E nel vicario suo Cristo esser cotto.