hi capitolo quattordicesimo.
E tosto ch'io al primo grado fui.
Sentiimi presso quasi un muover d ala, E ventarmi nel volto, e dir Beali Pacifici, che son senza ira mala.
Giunti sul ripiano, Dante domanda a Virgilio:
......dì quale offensione
Si purga qui nel giron dove semo ?
Ed egli a me: l'amor del bene scemo Di suo dover quiritta si ristora, Qui si ribatte '1 mal tardato remo.
E spiega poi al discepolo come l'amore sia principio d'ogni virtù e d'ogni vizic
Nè creator, nè creatura mai, Cominciò ei, figliuol, fu senza amore, 0 naturale, o d'animo; e tu il sai.
Lo naturai fu sempre senza errore; Ma l'altro puote errar per malo obbietto, O per troppo o per poco di vigore.
Mentre eh' egli è ne' primi ben diretto, E ne' secondi sè stesso misura, Esser non può cagion di mal diletto;
Ma quando al mal si torce, o con più cura, 0 con men che non dee, corre nel bene, Contra il fattore adopra sua fattura.
Quinci comprender puoi ch'esser conviene Amor sementa in voi d'ogni virtute, E d'ogni operazion che merta pene.
E quindi (Canto diciottesimo), quale sia la natura dell'amore. Udito il lungo ragionamento di Virgilio, io, dice Dante,
. . . che la ragione aperta e piana Sovra le mie questioni avea ricolta, Stava com'uom che sonnolento vana.
Quand'ecco una turba di accidiosi, che corre, gridando esempj di virtù contrari? al loro peccato:
Tosto fur sovra noi, perchè correndo Veniva tutta quella turba magna; E duo dinanzi gridavan piangendo:
Maria corse con fretta alla montagna; E Cesare per soggiogare Ilerda Punse Marsilia, e poi corse in Ispagna.
Ratto ratto, che '1 tempo non si perda Per poco amor, gridavan gli altri appresso ; Che studio di ben far grazia rinverda.
Virgilio domanda a quegli spiriti quale è il luogo per salire, ed uno di essi risponde:
..........Vieni
Diretr' a noi, che troverai la buca.
Noi siam di voglia a muoverci si pieni, Che ristar non potem ; però perdona Se villania nostra giustizia tieni.