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Storia Letteraria d'Italia
I primi due secoli
Adolfo Bartoli
Francesco Vallardi Milano, 1880, pagine 552

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   t,a divina commedia. 377
   e vide e conobbe Dante, ed era Oderisi da Gubbio, eccellente miniatore, il quale esce in quei versi famosi :
   0 vana gloria dell'umane posse, Com' poco verde su la cima dura, Se non è giunta dall'etati grosse1?
   Oderisi insegna poi a Dante Provenzan Salvani, cbe
   . . . . è qui perchè fu presuntuoso A recar Siena tutta alle sue mani;
   e termina di parlare profetando al poeta con oscure parole l'esilio:
   Più non dirò, e scuro so ch'io parlo: Ma poco tempo andrà che i tuoi vicini Faranno sì che tu potrai chiosarlo.
   Proseguono i poeti il loro viaggio (Canto dodicesimo). Virgilio dice a Dante:
   ......Volgi gli occhi in giue:
   Buon ti sarà, per alleggiar la via, Veder lo letto delle piante tue.
   E Dante infatti vede
   ...........figurato
   Quanto per via di fuor dal monte avanza.
   Sono esempi di superbi puniti:
   Vedea colui che fu nobil creato, Più ch'altra creatura, giù dal cielo Folgoreggiando scendere da un lato.
   Vedeva Briareo, fitto dal telo Celestial, giacer dall'altra parte, Grave alla terra per lo mortai gielo.
   Vedea Timbreo, vedea Pallade e Marte Armati ancora intorno al padre loro, Mirar le membra de' giganti sparte.
   Vedea Nembrotte appiè del gran lavoro, Tutto smarrito riguardar le genti Che in Sennaar con lui superbe fóro.
   0 Niobe, con che occhi dolenti Vedeva io te segnata in sulla strada Tra sette e sette tuoi figliuoli spenti!
   0 Saul, come in sulla propria spada Quivi parevi morto in Gelboè, Che poi non senti pioggia, nè rugiada!
   0 folle Aragne, sì vedea io te Già mezza aragna, trista in su gli stracci Dell'opera che mal per te si fe'.
   0 Roboam, già non par che minacci Quivi il tuo segno; ma pien di spavento Nel porta un carro prima che altri il cacci.
   uaktoli. Letteratura italiana. 48