FATTI C1IF, APPARECCHIARONO LE PRIME MANIFESTAZIONI, ECC. 97
fu suo protettore, ed il poeta ne pianse la morte (1). Un altro Compianto egli scrisse per la morte di Lodovico conte di San Bonifacio. Cantò Beatrice d'Este; fu accolto ed onorato da Guglielmo e Corrado Malaspina (2), e anche la morte del primo di questi gli ispirò una poesia nobilissima. I suoi versi sono pieni di affetto e pieni di memorie italiane.
Senlier marques, que faran li joglar A cui fezes tans dons, tantas lionors?
Così egli dice, lamentando la perdita del Marchese d'Este; e di Guglielmo Malaspina:
Ci Dieus! cum son escurzit li clar rai Qu'alumavan Toscana e Lombardia.
Con Aimeric de Peguilain tenzonava alla Corte di Monferrato Albert de Ga-pencois o de Sisteron (3), ed era con essi FalcQnet (4), Peirol (5), Ugo de Bersie, Gui d'Uissel (0), e Pistoletta, il quale fu amato e protetto anche dal duca Tommaso ¦i Savoja, e soggiornò lungo tempo presso di lui, a Torino (7).
Elias Cairels visse alla corte di Guglielmo IV di Monferrato, e ad esso rimproverò acerbamente di non tentare l'impresa di riconquistare il regno di Tessalonica (8). Visitò pure il Monferrato, la corte d'Este e quella dei Malaspina, Folquet de Ro-mans (0) ; e presso gli Este trovò ricovero Guglielmo de la Tour (creduto da alcuni italiano, da altri del Perigord (10)), marito di una donna milanese, il quale soggiornò a Como, essendo o fìngendosi pazzo (11), e diresse una sua canzone a Giovanna, prima moglie di Azzo, e tenzonò con Sordello (12). Anche Ralmenz Bistors fu accolto dai
(1) Vedi il Compianto pubblicato secondo la lezione del Codice Estense dal Cavcdoni, Ricerche Istoriche ecc., pag. 5.
(2) Cf. Cavedoni, op. cit.
(3) Hist. Litter. de la Fr. XVII, 530. — È narrato ch'egli morendo legasse tutti i suoi manoscritti ad una marchesa Malaspina, e che altri se li appropriasse. — Cf. Hist. Litter., KIX, 598.
(4) Ivi, 529.
(5) Cf. Raynouard, Choix, V, 289. — Diez, 362.
(6) Hist. Litt. XVIII, 640. — XVII, 552. Nella vita di Gui d'Uissel si leggono molte buone canzoni anche per la Contessa di Monferrato; mas lo legatz del Papa li fetz jurar que mais no fpzes cansos, e per lui laisset lo trobar e'I cantar.
(7) Hist. Litt., XVIII, 579.
(8) I suoi versi sono una novella prova della libertà che usavano ì trovatori verso i principi:
Marques, li monges de Clunhic
Vuelh que fasson de vos capdel,
O siatz abbas de Cystelh
Pus lo cor avetz tant mendic,
Que mais amatz dos buous et un araire
A Monferrat, qu'alors estr'emperaire;
Bon pot hom dir qu'anc mais fllhs de lhaupart
No s mes en crotz a guisa de raynart.
(9) Cf. Hist. Litter., XVIII, 621 segg. — Cavedoni, op. cit., II.
(10) Cf. Crescimbeni, Volg. Poes., Il, 196; — Hist. Litter. de la Fr. XVIII, 631.
(11) Vedi la curiosa vita in Raynouard, Choix, V, 211.
(12) Cf. Cavedoni, op. cit., 32.
bartoli. UU&raturct Italiana. 12