Stai consultando: 'Storia Letteraria d'Italia I primi due secoli', Adolfo Bartoli

   

Pagina (90/555)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (90/555)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Storia Letteraria d'Italia
I primi due secoli
Adolfo Bartoli
Francesco Vallardi Milano, 1880, pagine 552

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   J()8 CAPITOLO SECONDO.
   tutto, finché la battaglia di Muret (1), il concilio Lateranense (2), il furto consacrato a favore di Montfort, la morte insomma della Gallia Meridionale, non ebbero vendicata Roma.
   Non appartiene a noi di occuparci qui della importante questione, come e quante la guerra degli Albigesi influisse sul decadimento della poesia provenzale (3) : certc è che la fecondità letteraria della Provenza non sopravvisse, come osserva il Martin alla sua libertà; certo che un gran numero di trovatori abbandonarono la terra nativa, rifugiandosi o nella Francia settentrionale, o al di là dei Pirenei, o in Italia Non era più terra per essi quella dove imperava sovrana e terribile l'Inquisizione, dove sedeva il Concilio di Tolosa (1229) (4) e quello di Narbona (1235) (5). Bisognava fuggire, lasciando dietro di sè il canto dello sdegno e della maledizione contro i carnefici di Provenza (6).
   L'Italia (7) accolse con affetto quegli esuli, che si aggirarono per le corti di Monferrato, dei Malaspina, degli Este, per la Lombardia, per la Marca Trevigiana, a Milano, a Como, a Verona, a Firenze; che si affollarono intorno a Federigo II. sperandolo vendicatore della patria straziata.
   Aimeric de Peguilain di Tolosa era già forse alla corte di Monferrato prima della Crociata (8); ma probabilmente fu per cagione di essa ch'egli si fermò in Italia (9), visitando successivamente la Corte dei marchesi d'Este e dei Malaspina. Azzo VI
   (1) A proposito di Muret, ci sovviene di aver letto due versi di un barbaro frate Cistercense che cantò in latino la vittoria di Montfort, nei quali si dice che il Conte prima della battaglia,
   Carne Jhcsu partes munit prius interiorcs. Ferrea matheries artus tegit exteriores.
   Poesia degna dell'argomento, dell'eroe c dell'autore!
   (2) Lo stesso autore della Cansos de la crozada contr' els ereges d' Albeges, che nella prima parte del suo lavoro è tanto favorevole ai Crociati, giudica il concilio del 1215 come « un grand orage de passions et d'intéréts opposés qui vient éclater avec fracas et à jour fixe aux pied du chef de l'Église: deux partis se sont mis cn présénce devant celui-ci, les seigneurs séculiers dépouillés par Simon de Montfort, qui sont venus réclamer la réstitution de leurs étàts, et les prélats du concile, dont quclques-uns ayant pris part aux événements de la croisade, se trouvent par là personellement intéressés à la decision qui va étre réndue » (Fauriel, Introcl., ecc). Ed è noto quale fosse questa decisione. Cf. anche Hist. Litter. de la France, XXII, 240.
   (3) Cf. Diez, Poes. d. Troubad. ai capp. Déclin et chute de la poésie provengale. — Pe-riodes Poétiques.
   (4) Cf. Martin, op. cit. IV, 152, 153.
   (5) Id., 154-58. Martenne et Durand, Thesaurus Anecd., V, Doctrine de la manière, d? procéder contr e les herétiques.
   (6) Scrissero Serventesi contro la guerra degli Albigesi, Raimondo de Miraval, Bernardo de la Barthe, Rainols, Riccardo de Tarascon, Sicardo de Marjevols, Tomiers, Palazis, Guglielmo Anelicr, Montagnagout, Durand de Pcrnes, Guglielmo Figuières ed altri.
   (7) Le plus gran nombre (dei trovatori), et le fait est à rémarquer. prit la route de l'Italie, et s'y établit comme dans une nouvelle patrie de son clioix. — Fauriel. Dante ecc.,1.264.
   (8) Cf. Hist. Litter. de la France, XVIII, 687. Diez invece erede ch'egli andasse a Monferrato regnando Guglielmo IV, cioè verso il 1230.
   (9) Ch'egli fosse eretico è detto dal suo biografo provenzale: definiet en eretgia, segou c'om ditz. — Alcuni hanno supposto che il biografo lo confondesse con Almarieas di Chartres condannato nel Concilio Lateranense: supposizione però che ci sembra assai stiracchiata