FATTI C1IF, APPARECCHIARONO LE PRIME MANIFESTAZIONI, ECC. 83
Molte poesie scrisse Rambaldo per Beatrice, celebre sopra tutte quella del Carros, nella quale egli fėnge che tutte le donne venissero ad assalire il Bel cavaliere,
.....car tan lur es sobreyra,
Qu' encontra lieys volon levar senhieyra, Guerra e foc e fum e polverieyra.
Muovono contro Beatrice cento donne e cento; fanno una cittā con torri, mura e fossati, che esse chiamano Troja, e scelgono a Podestā, Madonna di Savoja.
Domnas de Yersilha Volon venir en l'ost,
Sebeli e Guilha E Na Rixenda tost;
La maire e la filha D'Anduza, quam que cost. Ades
Ven de Lenta N'Agnes,
E de Ventamilha Gilbelina a rescost :
Apres Er la ciutatz en pes.
N'Aud' e Na Brelenda Na Palmier' e N' Auditz,
Engles e Guarcenda N'Agnes e N'Eloitz
Volon que lor renda Joven Na Biatritz
Si suona la campana, si dā nelle trombe, ed a Beatrice si manda la sfida, eh' ella renda giovinezza, cortesia, pregio e valore:
Las trompas van e la Poestat cria: Demandem li joven e cortezia, Pretz e valor? E totas cridon: sia.
Da ogni parte accorrono le donne, di Lombardia, di Canavese, di Toscana, di Romagna: la cittā si vuota, e queste nuove amazzoni dell'amore, coperte di corazze de trueia, con gambali, archi e turcassi, muovono il loro carroccio contro Beatrice:
De totas partz comenson a combatre, Na Biatritz cuion de pretz abatre; Mas non lur vai s' eron per una quatre.
Contro di esse Beatrice non copresi nč di usbergo nč di panzerone, ma solo di pregio, e va a ferire; colei colla quale essa si affronta, non puō sfuggire alla morte; da presso e da lungi combatte, finché tutta l'oste nemica non č in rotta; e finalmente,
Tantas n' a prez e derocad' e morta, Qu'el vielhs comuns s'esmay e s desconorta. Si que a Troya 1' enclaus dedins la porta.