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Storia Letteraria d'Italia
I primi due secoli
Adolfo Bartoli
Francesco Vallardi Milano, 1880, pagine 552

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a cura di Federico Adamoli

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   J()8
   CAPITOLO SECONDO.
   Vostres gueriers, ni tant lor desplai ges (!om faria '1 vostr'acortz, s'el pogues Entre vos tant durar enteirarnen Que poguessetz d'els perire venjamen.
   Car il sabon que leger no us donatz, De vos venjar raostron que lur des Aia So que prò vetz los avetz mal menatz, Tant que greu es luecs on hom no '1 retraia, Que trenta d'els non esperavon tres De vos, per c'ab pauc non es dieus repres, Car de tal guiza vos a tout lo sen Que us sobron cil que no valon nien.
   Venecian, ben sapchatz qu'obs vos es Que si'ab vos dieus contra 'ls Genoes, Car ab tot so qu'el vos hi vai granmen, Yos an il tout tan q'en vivetz dolen.
   Udi queste parole, nelle prigioni di Genova, un nobile veneziano, Bartolommeo Zorzi (1); e l'amore della cara patria lontana, delle sue dilette lagune, della sua forte e potente repubblica gli ispirò un canto, in quella lingua nella quale egli si era già esercitato da giovane nella sua Venezia, forse a cantare di amore, sotto il balcone della sua donna ; in quella lingua che intesa dappertutto in Europa, avrebbe portate lontane le parole del povero prigioniero.
   Odasi la serventese del Zorzi, che, contro il Calvo, difende Venezia: è anch'essa per l'Italia un canto istorico (2):
   Mout fort me sui d'un chan meravillatz Per lui qu'o fetz sitot es dreigz que m plaia, Quar cel que es vailhenz ni enseingnatz Deu ben pensar e gardar que retraia; Quar nienz es qu'om razonar pogues Lo tort per dreig que 'ls pros no s conogues; E poda leu perdre raon escien Son pretz aicel qui tort adreg defen.
   Donc, si ben fos premiers aconseilhatz, Pueis d'escondir Genoes tant s'asaia, Non crei qu'el chant agues mainz motz pauzatz Qui membrar fan lor sobremortal plaia,
   (1) Ecco quello che di lui narra un biografo provenzale: « Messer Bartolomeo Zorzi fu un gentile uomo della città di Vinegia. Savio era di senno naturale e accattato, per che seppe ben trovare e cantare in lingua provenzale. Venne stagione ch'elli volle andare per lo mondo, e montò su una bella nave di Viniziani che aveva in nome S. Nicolao, e che tenea via per Negroponte. Genovesi e Vineziani si mescolavano in mare di aspra guerra in tra loro. Era tempo di notte e messer Pasquetto Mallone, lo ammiraglio di Genova-ispiava il mare con tre galee e una tarida; vide la nave sola che andava col vento, le fu sopra a cheto e la prese, e menolla corpi e beni in sua terra, e là messer Bartolomeo Zorzi con tutti Viniziani fu gittato in dura prigione. » Galvani, Nov. Prov., 210.
   (2) Raynouard, Choix, IV, 232.