Stai consultando: 'Storia Letteraria d'Italia I primi due secoli', Adolfo Bartoli

   

Pagina (61/555)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (61/555)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Storia Letteraria d'Italia
I primi due secoli
Adolfo Bartoli
Francesco Vallardi Milano, 1880, pagine 552

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   FATTI C1IF, APPARECCHIARONO LE PRIME MANIFESTAZIONI, ECC. 59
   Qui s'adona Yais gen bona: E car vos say en bo
   No taign spona N' il somona
   Qe us onre n' us dea prò.
   Mas felona Gen bricona Ab luy no fay son prò.
   Ed ebbero pure i loro trovatori Genova e Venezia. Lanfranco Cigala « si fo de la ciutat de Genoa; gentils liom e savis fo; e fo jutges cavalliers, mas vida de juge menava. Et era grans amators ; et entendia se en trobar e fo bon trobador, e fes mantas bonas cansos; e trobava volontiers di dieu » (1). Trovatore filosofo, da porsi con Giraud de Borneil, Cadenet e Pierre de Corbiac (2*, egli, nobile giudice e cavaliere, cantò nei suoi versi una fanciulla di casa Cibo, che divenne poi sua moglie. Ad essa sembrano dirette alcune delle sue poesie (3), nelle quali egli la chiama la donna Na bel riz (4). Si hanno di lui, oltre i canti di amore, una sirventese fatta mentre San Luigi si apparecchiava alla Crociata (1248), alcune tenzoni, on inno alla Madonna, e finalmente un'altra sirventese, che ha per noi un interesse maggiore. Si combatteva tra il papato e l'impero la seconda gran lotta- Quando, nel 1242 Bonifazio III marchese di Monferrato, Manfredi marchese del Carretto ed i marchesi di Ceva, abbandonata la parte imperiale (e dicesi per denaro) si obbligarono nelle mani del legato apostolico di farsi campioni di Roma (5). Più tardi sembra che Bonifazio ritornasse tra i partigiani di Federigo (0). Contro questa mutabilità si scaglia fieramente il Cigala, in una sirventese, che è per l'Italia come un canto istorico (7). Egli è assai presumibile che il trovatore fosse mosso a tant'ira non dall'avere Bonifazio disertato l'imperatore, ma piuttosto dall'aver fatto ritorno a lui, abbandonando cosi la lega dei Genovesi e Milanesi. Ecco la terribile Sir-venta \8) :
   (1) Raynouard, Choix. V. 244.
   (2) Ilist. litt. de la France, XIX, 560 e segg.
   (3) Jo/os d'amor. Mss. della Biblioteca Imp. 7225.
   (4) È noto che i trovatori si piacevano di parlare delle loro amanti sotto nomi supposti: « cette discretion chevaleresque, dice Raynouard (Choix, II, 47), sans nuire au plaisir ^ue goùtaient celles qui étaient les objets de leurs cants, y ajoutait le charme piquant du mystère, et trompait plus aisément la jalousie et l'envie. » Bernardo di Ventadour, per esempio, chiama la viscontessa Agnese di Montlugon, Bel Vezer, ed Eleonora duchessa di Normandia, Conort; Rambaud de,, Vaqueiras chiama Beatrice di Monferrato, Bels Ca-valiers. — Cf. anche Fauriel, Hist. de la Poesie Prov., Il, 23.
   (5) Cf. Muratori, Annali, ad an. 1242.
   (6) Cf. Hist. Montferr. in Muratori, Rerum Ital. Script., XXI11, 387.
   (7) Emeric David dice ch'essa è «d'une virulence eccessive, et sort-elle mème, en quelques endroits, des bornes établies par le goùt jusque dans ces sortes d'ouvrages. » Hist, Litt. de la Fr., XIX, 562.
   (8) Raynouard, Choix, IV, 210. — Essa apparterrebbe al genere storico-satirico. « Le sirventes historico-satirique, scrive Diez, est le protèe du genre; il verse le blàme sur la conduite des princes, des nations, et leur remontre les voies de l'honneur et de l'équité. La littérature provengale abonde en cette espèce; mais la satire peu mesurée ou plutót amère s'oublie jusqu'à la menace et l'injure. » E cita appunto questa serventese del Cigala.