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Storia Letteraria d'Italia
I primi due secoli
Adolfo Bartoli
Francesco Vallardi Milano, 1880, pagine 552

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a cura di Federico Adamoli

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   CAPITOLO SECONDO.
   Chi erano dunque questi buoni dicitori in rima e questi eccellentissimi can-ldori clie rallegravano la corte del re normanno? La risposta a questa domanda ci conduce a dover [tarlare della Provenza e de'suoi poeti, poiché ad essi evidentemente allude il commentatore di Dante.
   I conti di Provenza (Provincia romana o Gallia Narbonensis, che comprendeva a'tempi romani la Provenza, il Delflnato, la Savoja e il Rossiglione) si resero indipendenti al principio del secolo AI. Ed in Provenza la vecchia poesia popolare del Medio Evo (l) assunse, in un nuovo linguaggio, nuove forme, prima che in ogni altra terra latina (2).
   I primi monumenti della lingua che si chiamò romana e provenzale e poi lingua d'oc (oggi da alcuni occitanica), sono antichissimi. Sa ognuno che il Poema sopra
   0 infelix, sine rege, Regnum! jam non es sub lege, Praesulés et comités Plangité, vos baronés, Planctu lacrymabili: Vos, matronae nobilés, Virgincs laudabilés (Olim deleetabilés, Et vocé cantabilés
   Modulata), Nunc estote flebilés, Re turbata.
   Jacet regnum desolai um, Dissolutum et turbatum; Sicque venientibus Cunctis patet hostibus: Eo est adhuc condolendum, Et plangendum — omnibus.
   0 omnes, regni fllii, Tempus én extcrminii, Vobis datum est fleré, Et hoc verbum gauderé Vobis est nunc sublatùm. Tempus pacis pergratùm, Est absortum Jam ad ortum Et occasurn sonuit: Rex Guilielmus abiit Non obiit.
   Rex ille magniflcùs, Rex illé pacifictìs, Cujus vita placuit Deo, Placuit et hominibus, Ejus spiritus cum Deo Semper vivat coelitus.
   (1) Cf. in Muratori, Antiq. Ital., De spectaculis et ludis publicis Medii Aevi.
   (2) Riferiamo quello che scrive il Diez, Die Poesie der Troubadours, nella traduzione del De Roisin: «La poésie populaire est partout la primitive: son caractère est la sim-plicité d'éxposition sous la forme métrique. (Oggi invece sembra dimostrato che i versi ritmici costituiscono uno dei caratteri della più antica poesia popolare.) Indigène chez tous