APPENDICE AL CAPITOLO III.
Hasa di campagna d'Orazio.
Felice nel suo possesso, Orazio lo cantò' sovente, e si compiaceva di descriverne la pittoresca postura, in mezzo alle montagne della Sabina. Cime elevate, profonde valli, la sorgente vicina alla sua abitazione, il torrente impetuoso, elle talora nelle rapide sue piene via trasporta la speranza del lavoratore , ogni aspetto e variar del terreno è ne' suoi versi disegnato coll'accento di verità, colla proprietà di espressione , propri solo dei poeti veramente degni di questo nome. Al tempo del rinascimento delle lettere, l'interesse che si attaccava ad Orazio fece cercare con ardore il luogo della sua villa ; e, malgrado le particolarità nette e precìse della sua descrizione, lo si cercò lungo tempo. Ingannato dalla consonanza di un nome di luogo, Flavio Biondo, nella prima metà del decimo quinto secolo prese Vaccone vicino a Poggio Mirteto, a quindici miglia da III et i, per il sito del tempio della Dea Vacuna, presso il quale si trovava la casa del poeta (1).
Haec tibi dictabam post fanum putre Yacunae (2).
In questa congettura fu tratto buon numero di sniditi d'antichità, i quali credettero dovere commentare Biondo, lo corressero in alcune particolarità, ebbero cura di biasimarlo per appropriarsi il suo lavoro, ed adottarono i sue error
Cluvier fu il primo, sul principio del secolo decimonono, a riconoscere il borgo moderno di Yicovaro per l'antica Varia, ove si raccoglievano i coloni coltivando il campo d'Orazio (3).
Quinque bonos solitum Yarium dir ttere patres (4).
Ma egli non cavò profitto alcuno dalla sua scoperta, persuaso, doversi collocare ai piedi di Monte Libretti, vicino a Curi, e la residenza del poeta, e il fiume, il tempio, la fontana che vi erano vicini.
Olstenio, l'amico di Cluvier, suo compagno di viaggio, e suo abile annotatore, fece progredire la questione d'un passo. Egli determinò il nome del moderno torrente Licenza che si getta nell'Amo a due m ?lia da Vicovaro, e ritrovò in questa corrente la Digenzia, di cui Orazio avea detto:
Me quoties reficit gelidus Digentia rivus Quem Mandela bibit. (5)........
poscia, in Rocca giovane piccolo villaggio collocato sulla cima d'un picco acuto a quattro miglia da Licenza, riconobbe il fanum putre Vacunae, questo tempio di Vacuna che già cadeva in ruina ai tempi d'Orazio, e fu ricostrutto sotto Vespasiano, come lo prova un'iscn rione, dove ; legge che quest'imperatore aedem Victoria restituii. Ora noi sappiamo, da un luogo di Acrone, il più antico scoliasta d'Ora, .o, che Vacuna era presso i Sabini la medesima dea onorata dai Romani col nome d Vittoria (6). Si può inoltre supporre che Vespasiano, nato a Rieti, abbia voluto ristabilire il tempio di una divinità da lui adorata nella sua infanzia, e alla quale egli si credeva debitore dell'impero, sebbene, divenuto padrone del mondo romano, egli abbia chiamato questa divinità del nome che portava a Roma, piuttosto che con quello che essa avea conservato nelle montagne della Sabina. La scoperta di Olstenio divise gli archeologi. Fabretti nella sua seconda dissertazione De aquis et aquaeductibus veteris Rnmae; Revilia, nella sua topografia della d jces d Tivoli ; Ameti nella sua carta del Lazio e della Sabina adottarono
Tamagni e d'Ovidio. Letteratura Bomana. 5t