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libro secondo. —¦ parte i. — i poeti.
b) Scoliasti.
Gli scolii di Persio sono intitolati: Cornuti Commentum; ma nessuno sa se l'autore cosi veramente si chiamasse o se abbia voluto con quell'illustre nome raccomandare la sua fattura. 11 vero è che egli ha con vecchie glosse e scolii tessuto un commentario continuo di poca o nessuna utilità. Sul tempo è controversia; giacché K. F. Hermann in varii scritti (Lectiones Persiana I. Marburg. 1812. Analecta de aetate et usu scholiorum Persii. Gotting. 1846) ed anche nella prefazione alla edizione delle Satire lo fa anteriore ad Isidoro, Jahn lo pone nel secolo dei Carolingi. Le così dette glosse di Pithou (glossae Pithoeanae) sono un estratto di questo commentario.
c) Edizioni.
L'edizione principe è di Roma in foglio dell'anno 1470. Tra le edizioni posteriori ricordiamo: P. Pit'uoeus. Paris 1585. — Is. Casaubonus. Paris 1605: ristampato con molte aggiunte da Fr. Diibner. Lipsia 1833. — I. C. Orelli, Eclogae Poetarura latinorum, Zurigo 1833. — 0. Jahn cum scholiis antiquìs. Lipsia 1813 — il solo testo Lipsia 1851 — coll'aggiunta delle Satire di Giovenale e di Sulpicia, Berlino 1868. — C. Fr.Hermann. Lipsia Teubner 1851'.
d) Scritti varii.
Nìsard.'Études sur les poètes latins de la decadence. Paris 1834. — C. Martha. Les Moralistes sous l'Empire Romain. Paris 1804, pag. 125-190. — W.Teuffel. A. Persius Flaccus: a pag. 396-409 del volume intitolato: Studien und Charakteristiken zur griechischen und ròmischen sowie zur deutschen Literaturgeschichte. Leipzig. Teubner 1871. — Breuker, A. Persius und seine Zeit, Mors 1866. — Fr. Knicknenberg, de ratione stoica in Persii sa-tiris apparente. Miinster 1867. — B. Erdmann, observationes aliquot grammaticae in Persii satiras, Wittenberg 1806. — 1. Schlùter, Quaestioaes Persianae, Miinster 1857.
e) Traduzioni.
Persio fu tradotto in italiano da Giovann'Antonio Vallone di Castel-monardo (Napoli, 1576), da Francesco Stelluti accademico lìnceo (Roma 1630), da Antonio Maria Salvini (Firenze 1726), dal conte Crmillo Silvestri (Padova, Stamperia del Seminario 1711); e in questo nostro secolo da Vincenzo Monti,
' § 39. D. (iiiinio Giovenale.
A) Vita (1).
D. Giunio Giovenale nacque in Aquino (2) intorno all'anno 47 dell'era volgare ; e morì ottuagenario sotto Adriano verso l'anno 130. Declamò metà della vita, non per prepararsi al foro od alla scuola, ma per suo passatempo; e da Marziale, che solo de' contemporanei lo ricorda, ebbe (scarso compenso di tanta fatica) il titolo di facondo (4). Tornata con Nerva e Trajano la libertà di pensare e di scrivere, compose le satire (5). Visitò l'Egitto e fu, non possiamo dire se sotto Domiziano o Trajano, tribuno della primo, coorte de' Dalmati nella Caledonia (G). Che questa o l'Egitto fossero la sua terra d'esiglio; quando e da chi vi.fosse mandato e in quale età ne tornasse, disputano da lungo tempo; e la lite 11011 è ancora decisa (7).
(1) Di Giovenale abbiamo parecchie biografie, e si possono veder tutte nella edizione di Jahn del 1851, pag. 336-390. Di queste la più antica fu da Lorenzo Valla attribuita al grammatico Probo. Ma della vita di Giovenale ci dicono poco più di quel che si possa sapere per le opere sue stesse, e nei punti più controversi 0 sono oscure 0 si contraddicono.