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Storia della Letteratura Romana

Cesare Tamagni
Francesco Vallardi Milano, 1874, pagine 590

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a cura di Federico Adamoli

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   CAPITOLO I. — POETI DB AMATICI. 323
   larum comparativarum usa Plautino. Particuia % seripsit Carolus Fuhrmann. Gryphiswald 1^70. — Neue Plautinische Excurse, Sprachgeschichtliche Untersuchungen von Friedrich Ritschl, Leipzig, Teubner, J 869.
   Alla terza classe appartengono i seguenti:
   J. Brix de Plauti et Terentii prosodia. Breslau, 1841. —Dello stesso la introduzione al Trinummo, pag. 11-21.— C. F. W. Muller. Plautinische Prosodie, Boriino, Weidmann, 1809; seguita incessantemente da un volumetto di Supplementi. Berlino, Weidmann, 1871. — W. Studemund, de Canticis Plautinis, Halle, 1863. — M. Crain, iiber die composition dcr Plautinischen Cantica, Berlino, 1865.— A. Spengel, de versuuni crcticorura usu Plautino, Berlino, 1801. — 0. Scyffert de bacchiacorum versuum usu Plautino. Berlino, 1864. —De T. Macci Plauti Prosodia Disseruit B. Bonazzi Casinensis, Neapoli, 18/1. — Lexicon, Plautinum by L. Evans, London, 1853. — Lexicon Plautinum edidit Carolus Herm, Weise, Quedlinburg e Lipsia, 1838.
   Alla quarta classe (per tacere degli articoli e delle note critiche che escono incessane temente sulle Riviste filologiche o nei programmi ginnasiali) appartengono, a cagion di esempio:
   A. Fleckeisen, Exercitationes Plautinae, Gottinga, 1842. — J. Brix, Emendationes plautinae, Hirschberg, 1854. — G. Kretschmer, Quaestiones Plautinae, Breslau, 1863. — Andr. Spengel, T. Maccius Plautus: Kritik, Prosodie, Metrik, Gottingen, 1865. — K. H. Weise, die Komodien des Plautus kritisch nach Inhult und Form beleuchtet, zur Bestiramung des Echten und Unechten, Quedlinburg, 1866. — A. Kiessling, plautinische Miscellen ( £ nbola philologorum Bonnensium, pag. 833, 840). — Guilelmì Studemundi emendationes Plautinae, Gryphiswaldiae, typis J. G. Kunike.
   d) Traduzioni.
   Per le tradur-'oni italiane di Plauto sono da vedere: a) La Biblioteca dei volgarizzatori di Filippo Argelati (Milano, 1767 per Fed. Agnelli), tom. III, p. 228-237. 6) La Biblioteca degli autori antichi greci e latini volgarizzati di I. M. Paitoni (Venezia 1767), tom. UL pag. 118-131: e) Raccolta di tutti gli antichi autori latini colle loro versioni nell'italiana favella degli stessi. Milano coi tipi del Monastero di S. Ambrogio, d) Degli scrittori latini e delle italiane versioni delle loro opere. Notizie raccolte da Fortunato Federici, Padova, 1810, pag. 6-11.
   La prima traduzione di tutte le comedie fu publicata a Napoli nei 1783-81 con questo titolo: Plauto. Comedie volgarizzate da Nicolò Eugenio Angelio, Napoli, Mazzola-Vocola, voi. 10 in 8'. Fu ripubblicata per intero nel IV volume della Biblioteca degli scrittori latin dell'Antonelli (Venezia, 1847), ed in parte nel Parnaso straniero dello stesso, Venezia, 1844. — La seconda fu fatta a Cremona e s'intitola : Plauto. Le venti comedie volgarizzate da Pier Luigi Donnini col testo a fronte (Cremona, Manini 1844, voi. V in 8°^. — La terza fu cominciata a Firenze, e sono : Le comedie di Marco Accio Plauto volgarizzate da Giuseppe Riguf a e Temistocle Gradi (Firenze successori Le Monnier, 1870\ voi. I, che contiene: Lo Smargiasso — Gli Spiriti — Punteruolo — Il Canapo — Gli Schiavi — Il povero cartaginese.
   Delle traduzioni parziali la più vecchia vide la luce in Venezia, ed è la « Comedia Asinaria de Plauto traducta de latin in vulgar representata adì XI febraro del 1514. In Venetia nel Monastero del Sancto Stephano in 4°. » È tutta in terza rima e d'ignoto autore. Il Mìles gloriosus fu illustrato con note latine e tradotto da Michelangelo Carmeli sotto il nome di P. Lacerino « P. Lacermi Academici Patavini in Militem gloriosum Plauti com-mentarius et ejusdem Fabulae interpretatìo italicis versibus concinnata. Venetiis, apud Joannem Bapt jtam Recurti 1742 in 4°. » Altre traduzioni si possono vedere nel mentovato Parnaso straniero dell'Antonelli.