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Storia della Letteratura Romana

Cesare Tamagni
Francesco Vallardi Milano, 1874, pagine 590

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a cura di Federico Adamoli

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   CAPITOLO I. — POETI DB AMATICI. 317
   per lucro o per errore alle coraedie palliate d' altri oscuri poeti. Varrone prendendo a guida delle sue indagini critiche l'ingegno e la lingua del poeta, giunse a discernere le genuine dalle supposte e ne fece tre classi
   1. Delle vere, che sono 21, e tutte, meno l'ultima, vennero fino a noi col nome di fabulae Varronianae.
   2. Delle probabili, che sono 19, e andarono perdute.
   3. Delle false, di cui ci giunse soltanto un qualche nome (2).
   Le ven . favole varroniane sono:
   1. L'Anfitrione (Amphitruo) di cui non conosciamo l'originale, nè sappiamo quando sia stata scritta e rappresentata. È la sola comedia di Plauto dov' entri la mito-lo£ a ; e per ìsse^vi nel prologo mescolati i personaggi divini agli umani fu detta tragicomedia Dopo la seconda scena dell'atto quarto è una lacuna di circa quattro scene o 300 versi, che Ermolao Barbaro tentò nel 15.° secolo di colmare con una infelice imitazione.
   2. L'Asinar: , comedia buffonesca tolta datr'Oi^ycs di Difilo e scritta intorno all'anno 560.
   3. L'Aulularia scritta dopo il 559. L'originale non si conosce. È una vivacissima pittura dello spilorcio e servì di modello all'avaro di Molière. Manca la fine.
   4. I Prigionieri (Captivi). Non si conosce l'anno di lor composizione nè l'originale.
   5. Il Gorgoglione (Curculio) dal soprannome del para-uto, che n' è il protagonista. Fu composta poco dopo l'anno 561, giacché vi si allude alla legge Sempronia. L'or dinale è ignoto.
   6. La Casina, dai Islripoù'xvjoi ossieno i Sorteggia * di Difilo, imitata nella Clizia da Nicolò Machiavelli. Quella che noi possediamo è un compendio dell' antica e geni na comedia, la quale era però nota all'autore del prologo.
   7. La Cestella!ia (Cistellaria) salvataci per metà; fu composta verisimilraente nel 555.
   8. L'Epidico, composta dopo il 559.
   9. Le Baccliidi, per l'ordito come pei caratteri una delle migliori comedie di Plauto. È tolta dal ì^zarày di Menandro, e manca del principio. Fu rappresentata nel 565.
   10. Gli Spiriti (Mostellaria), dal di Filemone. Non si sa quando fosse composta.
   ll.I Gemei1 (Menaechmi). È una comedia piacevolissima e felicissima, ordita sul tema già vecchio e trattato nù volte nella comedia greca della perfetta soriglianza di due fratel... Da che ordinale greco sia tolta non sappiamo, ed è una mera congettura, non certo improbabile ma mancante ancora di prove, quella di Ladewig che essa sia copiata da una commedia di Posidippo che pur si chiamasse Alàvici. Tra le moderne i . tazioni di questa comedia vanno ricordate: la Comedy of errors di Shakespeare, les Ménechmes ou les jumeaux di Regnard, i Simulimi del Tris-si io, i Lucidi del Firenzuola, Idue fratelli di Giovanni della Porta, e I due gemelli veneziani di Goldoni.
   12. Il Soldato millantatore (M es gloriosus) in greco, come dice il prologo, LkcÉf&t. Fu composta tra il 560 ed il 563.
   13. Il Mercadante (Mercator) dall' Euttopo-i di Filemone, recitata verìsimiimente non prima del 558.
   14. Il Servo bugiardo (Pseudolus TeucJuÀj;) recitata nel 563, nei giuochi che furori celebrati per la dedicazione del tempio della Magna Madre.
   15. Il Cartaginesino (Poenulus), recitata nei 565, e tolta da un Kap^ovim forse di Menandro. È particolarmente notevole pei discorsi in lingua fenicia.
   16. Il Persiano, composta forse nel 557.
   17. Il Canapo (Rudens), composta verso il 562.