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Storia della Letteratura Romana
Cesare Tamagni
Francesco Vallardi Milano, 1874, pagine 590 |
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CAPITOLO V. — QUARTA ETÀ'. 227
che s'ascrivevano a grande onore di vestire il laticlavio, e di portare, comechè per breve tempo, le insegne di console, di pretore, di tribuno. Hè così pensavano solamente gli stolti od i vanitosi, che nelle età di decadenza sogliono massimamente abbondare; ma i migliori uomini di questo e de'secoli posteriori fino alla caduta dell'impero e si gloriarono di appartenere al senato, e considerarono la carica di console come il più alto onore a cui un cittadino potesse aspirare (1).
Per altro è da dire che le magistrature republicane, perdendo l'antica importanza, ne avevano acquistata una nuova dal sapers che chi le conseguiva doveva possedere la grazia del principe; la quale era allora l'unica sorgente d' ogni dignità e potere. Al favor popolare, che anticamente premiava cogli onori le virtù e le alte imprese militari e civili, e li soleva concedere a chi riputasse più degno di reggere colla sapienza o di dilatare colle armi i dominii della republica, era subentrato l'arbitrio del monarca, che a quelle cariche non elevava i più meritevoli, se non fossero eziandio i più ossequiosi (2). Di qui ne venne che i principi dapprima, per aver modo di compensare un più gran numero di senatori, riducessero la durata de1 consolato da un anno a due mesi, così che ogni anno si nominassero non più duo ma dodici consoli (3), e poi progredendo in questa via conferissero il titolo e le insegne di consoli e di pretori, senza la carica, non solo a cittadini ma eziandio a re e principi forestieri (4).
Ugual sorte ebbe l'ordine equestre, dacché sia in grazia del censo, sia per dono deg' imperatori, che amavano di ricompensare i loro favoriti nobilitandoli, 1' anello d'oro fu potuto portare da uomini d'oscuri natali e neanche ingenui. Già Ottaviano aveva onorato della dignità equestre T. Yinio Filopemene, perciò che avesse nascosto 31 suo patrono proscritto; e da lui furono pur fatti cavalieri Antonio Musa, Yedio Pollione ed altri. Così l'anello d'oro perdette a poco a poco l'antico suo significato e sotto Adriano voleva solamente dire, che chi lo portava era uom libero per nascita o per emancipazione. Ai posti de'cavalieri ne' teatri sedevano mescolati coi più bei nomi di Roma e dell' Italia figli di ruffiani, di gladiatori e di maestri di scherma. Pertanto già innanzi che il primo secolo finisse i cavalieri non formavano più un ordine a parte, ma s' erano confusi col resto della popolazione. Solo ne rimasero distinti quelli che avevano il cavallo dallo stato ed erano presieduti dal destinato erede dell'impero, e gli equites illustres o splendidi, che aveano censo di senatori e tenevano come un posto intermedio tra il primo ordine ed il secondo, più vicini forse a quello che a questo. Nulladimeno la nobiltà equestre, massime se antica, apriva tuttora la via a cariche alte e lucrose; e mentre molte famiglie di senatori vedevano assottigliarsi il patrimonio, per sostenere col lusso de'la ca
Di questo passo quella separazione degli ordini nella città e nello stato, sulla quale i primi fondatori della republica aveano voluto stabilire sicuramente la libertà, diventava una mera distinzione onorifica; e nelle mani di principi , che la sapessero adoperare, uno strumento efficacissimo di governo. Gli onori e con essi ìa potenza e le ricchezze si davano ai nobili per premiar].1 o comprarli; oppure insieme cogli onori acquistavano la nobiltà quelli che ancora non la possedessero.
Ma l'intenzione dei principi di deprimere i superbi e di sollevare gli abbietti,
(1) Tacilo nella vita di Agrìcola (c. 44) dice di suo suocero : « consulari ac triumphalibus or-namentis praeditc quid aliud adstruere fortuna poteratV »
(2) Tacit. Ann. VI. 8. « Non est nostrum (Caesar) aestimare quem supra ceteros et quibus de causis extolles Tilti suminum rerum judicium dì dedere: nobis obsequii gloria relieta est ».
(3) Agrippa re de' Giudei, nipote di Erode il grande, ricevette le insegne di console da Claudio, e suo fratello quelle di pretore.
(4) I consoli dei dna primi mesi davano nome all'anno, e soprastavano agli altri, che perciò eran detti consoli minori=

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