Saggi popolari sulle teorie e di Gerolamo Boccardo

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      le armi di vrecisione ed il fucile ad ago.
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      autorizzali a munire di bombarde (le quali originariamente si chiamarono anche lombarde) e di proiettili di ferro le terre e fortezze della Repubblica.
      Da tempo immemorabile i Cinesi conoscevano un composto esplosivo, di cui facevano uso in guerra. Terso il settimo secolo, questo artificio bellico, formato di nafta, di catrame, di resine, venne introdotto' in Europa, sotto il nome di fuoco greco, dall'architetto Callinico di Siria. Gli Arabi vi aggiunsero il salnitro, o (come i chimici lo chiamano) l'azotato di potassa, che aumenta cosi energicamente la combustibilità del miscnglio.
      I cannohi precedettero i fucili, introdotti soltanto, col nome di schioppi, sul finire del secolo XV. Quest'arma non era da principio fuorché un cannone più piccolo, più maneggevole, ossia un tubo che poteva tenersi sul braccio, mentre vi si accostava la miccia. Il primo perfezionamento fu quello di alleggerire la macchina, riducendone notevolmente le dimensioni e munendola di un manico di legno. In seguito la miccia fu attaccata stabilmente al ceppo. Si inventarono poi i fucili a ruota, forniti di un meccanismo che infiammava la polvere contenuta nella canna, senza che fosse più necessario accostarvi una miccia. Quest'ultima forma, successivamente perfezionala, condusse all'idea ed alla denominazione del fucile con molla armata di un pezzo di pietra focaia che, battendo sull'acciarino, accende la polvere. I progressi della chimica e l'invenzione del fulminato di mercurio permisero finalmente di arrivare ai moderni fucili a capsula fulminante.
      Concentrare la maggior massa possibile di fuochi sopra un dato punto, tale il gran problema che (a tattica e la strategia moderna si proposero di risolvere; ed a ciò tendono tulli i più memorandi trovati dei più celebri capitani, da Gustavo Adolfo ad Eugenio di Savoia ed a Marlborough, la Federico li a Napoleone il Grande.
      Saggi Popolari. Serie I. 10


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Saggi popolari sulle teorie e sulle applicazioni scientifiche
Serie prima
di Gerolamo Boccardo
Editori della Biblioteca Utile Milano
1868 pagine 147

   

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