Saggi popolari sulle teorie e di Gerolamo Boccardo
leggi delle tempeste.
71
anch'essa in ragione dell'intensità della tempesta. Giusta il signor Keller, nei più deboli uragani non fu mai trovata inferiore a 45 chilometri all' ora, e nei più violenti non mai superiore a 45 chilometri.
Nulla di più orribile degli effetti di un ciclone nelle plaghe ch'esso traversa.— Nell'ottobre del 1780una di queste meteore distrusse la città di Savanna-la-Mary sulla costa occidentale della Giamaica e disperse la flotta dell' ammiraglio Rodney, che vi era ancorata. Un'altra procella, pochi giorni dopo, sparse la desolazione nelle Barbade, nelle isole Leeward e gettò a picco quarantatrè bastimenti francesi, che veleggiavano di conserva. Nove mila persone perirono nella Martinica, mille nella sola città di San Pietro, dove non rimase pietra su pietra; il mare, sollevatosi 25 piedi sopra l'ordinario livello, inghiotti in un colpo centocinquanta abitazioni.
Contro le minacce di queste portentose forze della natura la scienza ha armalo il nocchiero con alcune regole altrettanto semplici quanto efficaci. — Il più prossimo e più terribile pericolo trovasi, noi lo vedemmo, nel centro e presso il centro : prima cosa adunque deve esser quella di evitarlo; ed in allo mare ciò è assai facile, più malagevole nei paraggi vicini alla terra.
Il primo indizio è fornito dal ribasso della colonna barometrica. Finché questa continua a discendere, si può esser certi che il centro si avvicina. Una nave che trovasi nella linea di corsa dell'uragano, può stimarsi a is4 ore dal centro, quando il barometro ribassa di 3 decimi di millimetro per ora; a 18 ore, se il ribasso orario è di 6 decimi; a 12 ore, se è di 1 millimetro all'ora; a 9 ore, se di 1 millimetro e 5 decimi; a 6 ore, se di 2 millimetri; a 3 ore se di 3 millimetri; ad immediato contatto, se di 4 millimetri e mezzo.
In tutti i mari traversali da tempeste rotanti, la via
| |
Keller Savanna-la-Mary Giamaica Rodney Barbade Leeward Martinica San Pietro
|
