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dini aprire un diretto commercio colle Nazioni ? Giova ripeterlo : il grano fe conveniente ad ogni elitra ; non .vi ha Provincia , che non ne possa abbon*-dare; laddove a pochi fe concesso farvi allignare gli Ulivi, il di cai dritto esclusivo formar deve la prin* cipale risorsa di questa parte degli Apruzzi, ed invogliarci a raddoppiare gli sforzi per la di loro propagazione .
La Pastorizia verrebbe per la piantagione degli Ulivi giovata. A dimostrarne I' assunto, con buona pace degli Oppositori, c» conviene asserire, che quanto da essi si fe detto nel principio del presente articolo in rapporto alla potatura degli Ulivi, ed-al pascolo delie frondi, non sia affatto vero . Ancorché i medesimi fossero potati nel Mese di Febbraio, sarebbero pur giovevoli agli Animali : La mancanza mas* sima dell' erbe negli Apruzzi appunto avviene in questo mese; e non e raro, che per le irregolari stagioni le piove non cadendo,si abbia bisogno di fron-di anco a Marzo. Ma non si verifica che la potatura avvenga a Febbraio. Questa si fa da migliori intendenti delle sue cose, purché ricorra il buon tempo , appena colte le Ulive. La ragione si è, non volersi dar tempo ai rami inutili di trarre de' succhi, che tutti debbono riservarsi p«r que* da fratto e rimaner nella matre pianta. Quindi la potazione suol farsi a Gennaio , o alla fine di Dicembre , ed in ogni giorno anche che il buon tempo non avvenga. Perchè-il freddo non nocciar il luogo delle amputazioni si sporca colla creta, o colla cera,o pece liquida»
i Pecorai , che volentieri , e care le comprano, le ammucchiano ali* aria aperta . Queste si appassii scono , e quasi fresche si conservano per due mesi ? Ed appunto in tale stato le pecore le mangi?no con maggior gusto di quello se ne cibavano appena recise .-Avviene come ne frutti de' stessi Ulivi
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