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nocevole alla coltura de' campi, perchè colla occupazione degli Ulivi su i territori si sarebbe ritratta poca quantità di grano. Dicono : b certo , che impiantandosi gli Albori venga a restringersi la coltivazione , e fa semina delle spezie cereali in una quarta parte , che è perdura per la pastorizia . La quale ristretta di un quarto , di un quarto conseguentemente saranno mancanti i di lei prodotti , e proporzione-volmente cresceranno di prezzo . Ecco lo svantaggio delle Famiglie de1 poveri Pastori , della Nazione , del Sovrano . Dall' altro canto 1' Agricoltura perderà ancor essa di un quarto . Ove vi ha degli Albori, e spezialmente Ulivi, il grano pochissimo vi si riproduce , e gli Uiivi stessi non potranno dar frutto , allorché.i succhi nutritivi siano stati tolti dalle sementi de. grano. Adunque, conchiudono , col nuocersi alla postorizia, si farebbe del male anco all'Agricoltura ; e perciò la piantagione degli Uiivi ne' Stucchi come dannosa in qualunque vrrso si consideri , non deve adottarsi . Soggiungono inoltre ; Le frondi degli Uiivi compensar non possono la mancanza , che la Pastorizia riceve ; dacché la potazione succede da Fe-brajo in poi , tempo in cui 1' erbe abbondano : OI-tredicchfe le stesse frondi non sono mangiare secche dalle pecore , ma appena in quel punto che vengono potate . Per tal motivo essendo inutili , resta saldo quanto intorno al dannegiamento della pastorale , e deli' Agricoltura si b rapportato .
Un tal ragionamento in apparenza plausibile , perche venga smentito , b necessità ricordare i principi della teorìa della vegetazione . Sta dimostrato da M. Tul fino a Bonnet , ed all' Abbate Toaldo , che le piante non tanto ricevano la nudrizione dalla terra per mezxo delie radici , che dall' atmosfera per mezzo delle frondi, le quali hanno la forza della respirazione , e delia perspirazione insieme . U midrì-
mento