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parte Occidentale si deve dividere anch' essa in marit» tima ed in montuosa . La marittima gode un suolo attissimo , ed un clima proprio per gli Ulivi , ma ci b proscritta la di loro piantagione . E' dessa soggetta a Regi Stucchi; ed b legge , che in tempo d' in- ^ verno i Padronali delle picciole partite di pecore de luoghi montuosi si portino ivi a pastorarle , Perciò non possono seminarsi in ogni anno ; debbon lasciarsi in riposo per meta ; ed il Regio Fisco riceve una fida per gli erbàggi .Menomale sarebbe , che togliendosi il dritto a'Proprietari delia naturale libertà, si obbligassero soltanto ad abbandonare la coltura dell» metrà delle loro Possessioni , il maggiore nasce dal non potervi apporre Albore alcuno . Quindi non sì h propagata la piantagione degli Ulivi nella più estesa
forzione della Provincia; si ravvisano le terre squal? ide e non maritate ; siamo privi del più prezioso e vantaggioso prodotto per il Proprietario, per la Nazione . Que' stabilimenti , eh' erano propri in quella barbarie , ed analoghi alla mancanza della Popolazione , oggi non possono sostenersi senza mancarsi ai primi elementi della pubblica Economìa , Moite sono state le discussioni sù tal proposito in esito delle doglianze portate al Trono dai Possessori delle Terret non poche le relazioni , ed i scritti umiliati al Re , ed al supremo Consiglio delle Finanze . Io mi ingegnerò dimostrare , che ne' Stucchi debba permettersi anzi , ed inculcarsi la piantagione degli Ulivi i e eh* questa lungi dal nuocere alla Pastorizia , giovi , e la soccorra mirabilmente ; con alcune limitazioni però, per le quali si v;
La proibizione della piantagione ne'Stucchi b de» rivata da due motivi . I. Si e creduto , che nuocesse alla pastorizia col restringersene tf suolo . IL Fi>ss£
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