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L' Agricoltura è monca e non può stare senza la Pastorale . E troppo chiaro I* una essere dì aiuto' e collegata coir altra . La semina può essere soccorsa dalle frondi degli Albori , e dal concime degli Animali •• Senz' Albori non-si ha legna per gli usi dell' Agricoltura , e della Pastorizia : Senz' Animali non è agevole rompere le terre , non ricondursi * ne trebiarsi i generi : Finalmente senza del grano e delle spezie cereali , ne 1' Agricoltore , ne il Pastore possono sostentarsi . Felice adunque colui , che avesse un territorio , come i Romani , e gì' Inglesi a dì nostri > ove potessero al tempo stesso esercitarsi questi tre rami d' industria . Egli sparambiarebbe moltissime cure , e molti lavori . Le ricolte , gli Albori , le Greggi sì-trova rebbono in uno stato di continuo accrescimento, e di una floridezza perenne.
Rivolgendoci alle piante , merita il primo luogo certamente il Sagro Ulivo . Questo è I' Albore dedicato dagli Antichi alla Dea della Sapienza per dinotarsi le sue eccellenti prerogative ; e fù nominato Sagro , perchè ebbe 1' onore di servire d uso e di principale ornamento sulle Are de1 Numi, di Corona nelle Vittorie , di Simbolo della pace fra i Privati » e fra le Nazioni . Chi può bastevolmente donar lodi ed esaltare il pregio di questa pianta privilegiata , il di cui bisogno fe si generale , e di necessita' prima ? Chi; non deve rimaner grato alla Natura per un dono prezioso cotanto ? Ella ci concede un genere, del •quale pochi luoghi della Terra , e poche Nazioni ne sono partecipi . Un privilegio cos'i esclusivo ed utile meriterebbe tutta la nostra stima , e richiamare' do-vrebbe ogni attenzione in ben custodirlo , coltivarlo^ propagarne il numero. ( a ) : In ».
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