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   profitto soprabondante ; i Cultori de' Campi ti presentano canapi , Imi , cotoni in crudo . Tri devi portarli ai Caldai , ai Filatoi , ai Telai all' arte el raffinamento della manovra . Non più giacerai nel seno d°lla vii ti >' ne le tue donne col travaglio ristucchevole di calzette dozzinali saranno astrette per smerciarle portarsi in Ascoli a riceverne il prezzo mendicato di pochi baiocchi, e forse a prostituirsi.
   Per quanto poi si dia lode al riso degli Usurai interessati egli non e certamente gustevole civaia , ne di una sostanza teguale agli altri prodotti cereali . Il riso non e paragonabile alla semola di Puglia-od al nostro farro di Montagna assai salubre, nudritivo , e di un ?usto delicato . Può dirsi piuttosto essere un vegetabile della classe degti erbacei ; L* acqua infatti è quella che lo nudre , e li. somministra 1*,intiero alimento . Il suo succo , la di lui ìiudrizione è più atta per le persone da ozio , da Città , che per quelle da Campagna . Il farro di Montagna nudre tutti con piacere ; si riproduce pure abbondantemente senza esaurire la terra, e senza molta preparazione , e spesa 'per seminarlo - Infine il riso pQò supplirsi con molte specie di miglior gusto , e di più robusto alimento ; mentre che il canape , il lino , il cotone , il tabacco ci fan schiavi degli Estprt , e ci depauperano di numerario .
   D ve porsi a ragione anco 1' immensa spesa , dt cui abbisogna il riso per la sua coltivazione • Fa uopo, perchè riesca , di un terreno piano . Deve molte volte rompersi , e ridursi in polvere ì erpicarsi , dividersi in pie-iole porzioni , ed ognuna circondarsi all' intorno dì un rialto •• Occorre assistere ogni ora , perchè quelle picciole a;e restino Sempre piene di acqua , ed estirparsi le cattive erbe , che chiamaci mondarlo . Allora pli nomini , e le Donne senza'pudore restano ivi impantanati quasi nudi , e
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