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dui non cadeva corruzione , ha trovato , che le terre , le quali antecedentemente ¦ erano credute capaci per la semina a riso,non avevano la lontananza delie due miglia da luoghi abitari ; e perciò grazie alla .giustizia del Trono, e del suo Ministro, si sono restituite alla coltura ed alla Popolazione migliaia di moggia delle più preziose tfrre . Il numero degli A-gncoirori verrà a ripristinarsi,, il colore natio tornerà sulla iàccia del Coltivatore, i morbi si allontaneranno , e le di lui forze saranno rintegrate. I Pro-pi ietarj abiteranno in fine con sicurezza della loro sanità nelle Campagne abbandonate , soprasteranno a lavori agrar} ,,é vi tenteranno nuove sperienjSe a profitto deli' Agricoltura . ( a ) '
Mi sia còricesso fermarmi per altro tempo alla consideiazione di questo genere , e calcolarne i rapporti . Se da vicino si analizi il vantaggio Reale della semina de* risi , si toccarà con mano essere una vera perdita : Se coli' aver riso , noi nulla perdessimo del ricolto delle altre derrate ; se le nostre terre rimanessero pure nel tempo medesimo coverte delle messi abohdanti, dovressimo amare una tale- produzione . Ma al vedere ,che il terreno, il quale ci da riso ci priva del grano ; e che la valuta di questo grano monta a più del netto ritratto , che si fa sul riso , sembra della maggiore stupidità preferirsi una pianta esotica ad una indigena ad una che ci' uccide, un* altra, la quale ci. cumula di beni . II. Il se-C r condo
( a ) appena fparjafi la voce di non Jeminarfi più risi , fono venute ventuno Famiglie da Camparono luogo dello Stato Papale vicin0 ad Jtnccna a. coltivar que' terreni del dìjlretto di Montepagano, pronte * sbandar fi, fe la jemina nuovamente avvenga.