Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      STORIA DELLA TOSCANAfere uscì un motuproprio che appagava l'universale aspettativa, e voler ridire con quanta gioia ne festeggiassero la concessione i Toscani sarebbe opera vanat
      Nel vicino ducato di Lucca, dove fino dall' assunzione al pontificato dell' immortale Pio IX eransi manifestati gli stessi desiderj che in quasi tutta l'Italia, dopo un moto popolare di gravissimo momento!, arresti, e novelli moti che accennavano di voler essere terribili, quel duca, Carlo Lodovico Borbone, diò fuori un motuproprio nel quale fu letto eh' e'voLea regnare non col timore ma coll'amore, e che intanto concedeva la guardia cittadina. Indi a poco il duca si allontanò, e si seppe avere abdicato e avere affrettata la uuione del ducato alla Toscana, unione che solo doveva effettuarsi come accennammo più sopra, alla morte della duchessa di Parma. Questa risoluzione del duca empiè di gioia la Toscana e i Lucchesi che a quella in una sola famiglia si congiungevano, e giovò mirabilmente ai futuri destini d'Italia riannodandone le membra sparse e divise. Corse voce in quel tempo e i fatti successivi confermarono quella voce, che il granduca di Toscana avesse anticipata questa riunione perchè Carlo Lodovico volesse chiamare nei suoi stali gli Austriaci. Vedremo poi [come la unione ,di Lucca alla Toscana partorisse gravi conseguenze.
      Un fatto di moltissima importanza e che accennava il pensiero dei principi riformatori in Italia di voler far da sé e di giovare per ogni via ai popoli loro affidali, fu il concetto d'una lega doganale da conchiudersi, pubblicato nel novembre di quest'anno stesso tra il pontefice Pio IX, Leopoldo II e Carlo Alberto re di Piemonte, il quale era pure entrato nella via delle riforme. Fu questo un passo di cui i popoli argomentarono bene per il compiuto risorgimento d'Italia, imperciocché pareva che gli altri principi italiani vi accederebbero, e che alla lega doganale terrebbe dietro la lega politica. Il duca di Modena interpellato, dopo lunghe oscitanze, disse voler tempo a decidere, ma il tempo dimostrò che egli cercava pretesti a liberarsi dalle sollecitudini che gli facevano caldissime gl'incaricati di Roma e di Toscana.
      Colla riunione del ducato di Lurca alla Toscana Fiviz-


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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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