Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisč

Pagina (355/378)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      «MUTOLO CNDECIMO 355
      ca ad OlmuU. Infiltratasi fra le schiere russe, con queste s'era cacciata nei campi di battaglia della Polonia, area con oscena gara lottato di forza e di barbarie colla guerra stessa. I Polacchi sentirono il morso micidiale del morbo dopo la battaglia d'Iganie, e la storia dei progressi di questa pesti-lenzia ci autorizza a credere che i Russi comunicandola agli eserciti polacchi, ne facessero il trito presente alle Provincie germaniche, poscia alle contrade meridionali. Nulladimeno'in senso opposito delle altre epidemie, siccome la febbre gialla e il tifo pestifero cbe sembrano volere per il loro svilop-pamento certe condizioni atmosferiche e certe disposizioni locali, il colera morbo esercitava in ugnai modo la sua azione micidiale sotto tutte le latitudini, determinava gli stessi effetti qualunque fosse la giacitura delle diverse contrade.
      Dalla Polonia penetrņ in Galizia, in Boemia, in Ungheria ed in Austria mietendo a migliaia le vittime, superando in pochi giorni sterminate distanze, percorrendo a sbalzi capricciosi dall'una contrada all'altra, spesso rifacendo i passi, quasi per raccogliere e colpire vittime dimenticate. Nel febbraio dei 1832 era sorvolato alla Europa occidentale, ruotava la falce in mezzo alla popolosa Londra, la seminava di cadaveri.
      Parigi divisa da quella cittģ per breve tratto viveva in un'ansia angosciosa: sul cader del marzo del 1832 Parigi segnņ spaventata la prima vittima 1 e in centottantanove giorni vi si coniarono 18,40-2 morti, senza contare tutti quei casi dei quali non fu fatta dichiarazione officiale, e che debbono essere stati moltissimi.
      Nel 1835 il male invase la Lombardia, la Liguria, e spe? cialmente Genova; poi invase della Toscana Livorno e vi fece grandissime stragi; e qui giustizia vuole si dica che se non furono tutti opportuni, nč tutti energici i provvedimenti presi dai municipi! e dalle autoritą, il principe senza ere* scere aggravii ai suoi popoli, versņ a larga mano sopra Livorno grazie, e favori: eresse spedali, provvide alla nettezza e al disinfettamenlo delle vie e delle case, premiņ largar mente i solleciti e gli operosi.
      Per dir anche delle ultime corse di qnesto orrendo fla» gello accenneremo che nei 1937 precipitņ so Napoli, su P»«
      LjOOQle


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisč
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

Pagina (355/378)






OlmuU Polonia Polacchi Iganie Russi Provincie Polonia Galizia Boemia Ungheria Austria Europa Londra Parigi Lombardia Liguria Genova Toscana Livorno Livorno Napoli OOQle