Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

Pagina (348/378)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      348 i STORIA DsL LA TOSCANAvio utilissimo pella storia religiosa, civile ed artistica del* l'Italia- Mirando con ugual occhio di predilezione tulli i suoi sudditi, raccomandava a Pisa la conservazione degli oggetti d'arte, raccogliendone molti in quel maraviglioso Camposanto, testimonio di tante glorie italiane; poi vi spargeva infinite altre beneficenze, e vi apriva una Scuola per quegli infelici, che, nati senza il privilegio dell'udito e perciò della loquela, pure ai nostri giorni possono, mercè le cure di benemeriti uomini, e parlare e scrivere e darsi ad ogni occupazione sia della mano, eia dell'intelletto.
      In quest'anno s'incarnò il disegno del principe di spartire equamente le tasse prediali, proporzionandole al valore dei fondi, e in questo proposito creò lina Deputazione per dirigere il nuovo catasto '. Si riapri eziandio l'Uffizio dello Stalo civile per conservare i registri delle nascile, dei matrimoni e delle morti in lutto il granducato; ottimo pensamento per ottener precisi risultameli statistici rispetto alla popolazione nei suoi diversi rapporti.
      Applicando l'animo con tanto zelo e eoo tanto amore a beneficare il suo popolo, a riformare in ogni rame possibile l'amministrazione dei suoi Stati, sarebbe sembrato cbe poeo agio fosse rimasto a Ferdinando III per volgersi all' incremento delle arti e delle lettere ; e nondimeno, eultissimo della mente e amatore intelligentissimo dell'architettura e delle nobili sorelle, la pittura, la scultura e la musica, an-pliò la reale residenza, pose mano con bellissimo disegno a compierne la facciata e le due ale laterali ; abbellì i palazzi subtirbani, raccolse con amore statue, quadri e anticaglie d'ogni maniere, ne crebhe la Galleria dei Pitti e quella degli Uffizi, e fu largo d'incoraggimenti e di sontuose commissioni a tulli i migliori artisti del suo tempo. Nè dimenticò le lettere, sanzionando un premio, che ai tempi del reggimento imperiale soleva dare l'Accademia della Crusca alle
      ' Rifulse in questo tempo il nome dell'insigne professore P. Gioia uni Ingbirami, oggi Generale dei RR. PP. Scotopi, il quale per orJioe del governo intraprese una triangolazione per tutta la Toscana, e ne compiè la carta geometrica, ricavata dal vero nella proporzione di l à 100,000 cfae s'ebbe meritamente il plauso di tutta l'Italia,
      LjOOQle


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

Pagina (348/378)






Italia- Mirando Pisa Camposanto Scuola Deputazione Uffizio Stalo Stati Ferdinando III Galleria Pitti Uffizi Accademia Crusca Gioia Ingbirami Generale Jioe Toscana Italia OOQle