Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      salato venutoci in abbondanza col riaprimenlo dei porli, a di cui cibavasi il povero, allettato dalla novità e dal buon prezzo, predisponessero i corpi alla malattia; forse anche le torme di accattoni, calate dai monti limitrofi, luride, affamate, la importarono in Toscana. Checché ne sia, fu aspro flagello, scemò d'alquanto la popolazione, amareggiò le gioie della pace si lungamente desiderala.
      E in questo tempo si condusse per volere dell'ottimo sovrano la strada regia pella Valle Tiberina, la quale agevolò il commercio fra i due mari; se ne condusse un'altra che annoda Volterra con Siena e che s'insinua fon, quella fatta più tardi, che da Siena accenna ad Arezzo, e che, traversala la Valdirhiana, va fino a Chiusi e si congiunse alla strada pontifìcia, si apri la strada sul litorale del .Mediterraneo, che ricongiunge Grosseto ad Orbetcllo; la strada che traversa il Casentino. e quella postale, che da Ponlassieve per agevole trailo guida al Valdaruo di Sopra.
      Di altri pubblici benefìzi era andata debitrice e riconoscente la Toscana a Ferdinando III; imperciocché nel 1815 avea stabilito il Collegio Forleguerri di Pistoia nel luogo della Sapienza; in Firenze erigeva l'Ospizio della Maternità, e con savi regolamenti e riforme apriva la Pia Casa di Lavoro per togliere agli ocehi dei cittadini lo spettacolo della miseria e non di rado dell'ozio', e per procacciar moralità, lavoro e pane ai poveri della città e del suburbio.
      Nel 1816 cominciò lavori idraulici e di bonificamento nella Valle di Chiana, facendovi praticare il sistema delle colmate, e in pochi anni la ridusse un giardino delizioso; nello stesso anno una Deputazione degli Spedali e Luoghi Pii ebbe carico dal principe di riordinare j patrimoni che loro spettavano.
      Anni 1817 dell'E. V. — Nel 1817, sotto gli auspizi e con larghi sussidii del principe, il nome dei quale trovasi sempre associalo a quanto mai si fece in questo tempo di utile e di buono, surse anche in Siena uno Stabilimento di Mendicità; ed in Firenze si creò un Archivio centrale, ad oggetto di conservarvi gelosamente le scritture e i documenti spettanti alle corporaiioni religiose soppresse ; archi-
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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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