Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      STORIA DRTXl TOSCANAvenne grandissimo vantaggio alla moralità pubblica La granduchessa Elisa, sorella dell' imperatore, abbandonò la Toscana nel febbraio dello stesso anno, e Firenze fu pochi giorni dopo occupata dalle truppe del re di Napoli, Gioacchino Murat, alleato dell'Austria e di tutte le potenze Distiche all'imperator Napoleone suo cognato.
      La Toscana in questo anno islesso tornò agli antichi suoi principi, siccome ella stava prima del trattato di Lune-ville. Infatti, con dispaccio dei 28 gennaio, Ferdinando III, che allora regnava a Wurlzburgo, nominò il principe Giuseppe Rospigliosi, commissario e ministro plenipotenziario per prender possesso dei suoi Stati aviti in quel tempo, che fosse stato credulo opportuno dal comandante supremo dell'esercito austriaco in Italia. Parve al Bellegarde, così chia-ipavasi questo comandante, esserne tempo allor quando l'esercito francese ebbe convenuto di sgombrare l'Italia, e ne fece la richiesta a Gioacchino Murat che occupava, siccome vedemmo, la Toscana. Anche il Rospigliosi in questo proposito si recò a Parma presso il re, e di concerto col conte di Mier, ministro dell'imperator d'Austria presso lo stesso re, sottoscrisse col duca del Gallo, ministro napolitano, una convenzione, nella quale fu stabilito che il granduca Ferdinando III sarebbe rinlegrato nel possedimento della Toscana il primo giorno del maggio.
      11 Rospigliosi, nel prenderne il possesso, confermò provvisoriamente le leggi vigfenti, ma a poco a poco furono, quasi per lo intero, ristabiliti gli antichi ordini e leggi, e
      1 In quest'anno, ili), il pontefice Pio VII con la bolla Sollecita-tln omnium ristabilì la Società di Gesù, stata soppressa ne) ijja da Clemente XIV.
      CAPITOLO UNDECIMO.
      Rittauramenlo del Dominio Lotaringio-Austriaco.
      Anni 1814-1824 dell'E. V.
     


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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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