Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      35* STOMA' DELLA TOSCANAdai Medici negli Austriaci per fona dei potentati ; ... dileguatasi finalmente e perdutasi del tutto nell'immensa Francia
      Firenze vide la nuova signora il giorno primo d'aprile del 1809, vide pompe cortigianesche, fruì di qualche beneficio in opere di pubblica utilità, ma la granduchessa più si dilettava di soldati che di commerci, d'industrie e di stu-dj; i commerci paralizzati, le industrie spente per via del blocco continentale, le braccia tolte all'agricoltura , la gioventù strappala all' amore dei padri e spinta a morire nelle guerre lontane, spaventarono le popolazioni, che facevano voli caldissimi pel mite governo dei principi scacciali.
      Nella guerra combattuta tra la Francia e l'Austria nel 1809 Napoleone occupò Vienna, cbe fu poi restituita in forza del trattato di Schoenbrunn. L'arciduchessa .Maria Luigia, figlia dell'imperatore Francesco andò sposa a Napoleone, cbe avea ripudiato Giuseppina; il rimanente degli Stali Pontificii fu riunito all'impero francese, e Pio VII pontefice fu condotto prigioniero a Savona.
      Anni 1814 dell'E. V. — Ma la fortuna napoleonica, prostrata fra i geli della Russia e nelle pianure germaniche, precipitò affatto nel 1814; e poiché non vi fu modo di far paga l'Europa, rinunziando al trono in favore del figlio, ei dichiarò solennemente di rinunciare per sè e pei suoi eredi ai troni di Francia e d'Italia, e ad ogni altro paese. L'isola dell'Elba gli fu assegnala per luogo di soggiorno, ed egli doveva possederla come sovrano assoluto ; alla sua moglie, ex-imperatrice Maria Luigia, davansi i ducati di Parma, Piacenza e Guastalla in piena proprietà e sovranità, e dovevano passare al figlio e alla sua discendenza in linea diretta.
      Colui che ad un cenno avea veduto piegarglisi riverenti al piede popoli e re da Cadice al Baltico, da Lisbona a Mosca, andò a chiudersi nell'umile isola d'Elba ! Un trono che pareva aver gittalo profonde radici, un impero cbe per ampiezza di confini, per copia maravigliosa di abitanti, per civiltà, per ricchezze, per glorie militari non ebbe paragone
      > STobia d'Italia XXII/, «807.
     


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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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