Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisč

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      capitolo nonŧ. 337
      ossia alla forcella, e una disposizione continua al vomito. V'era cosa pių strana ancora, che quando nel malato pareŧ vano quietarsi questi sintomi e dare speranze di favorevole crisi, allora appunto egli era pių presso alla morte; infalli, dopo poche ore di questa ealma iusidiosa, il prudore allo stomaco facevasi spa imo incomportevole, e si distendeva al ventricolo e al fegato; inutile, anzi impossibile era il porger cibo o bevanda all'infelice, che dall'uno e dall'altra aborriva, come appunto l'idrofobo; gli occhi di sanguigni facevansi gialli, gialla la faccia e lutto il corpo; il vomito-, le secrezioni uscivano abbondanti, fetide, dolorosissime; i polsi non erano pių guida al medico per via della loro oscillazione, e per colmo di sventura la mente serbavasi sana, gli occhi aperti allo spettacolo d'una completa putrefazione del corpo. In quei che guarirono lasciō il morbo funeste e durevoli vestigia; furono lunghe le convalescenze, molti rimasero stupidi, tremanti come per paralisia, e condannati a fastidiose insonnie.
      Nel contado non si propagō, quantunque contagioso fosse slato il morbo, e quantunque molli dalla cittā in campagna si trasferissero con robe, masserizie ed arnesi.
      Le vicine cittā furono spaventate, luna 1' Italia e l'Europa ne tremarono, falle consapevoli dalla storia degli strazi che n'ebbe a soffrire l'America.
      Nel maggio del 1804 Napoleone Bonaparte era slato coronato imperatore dei Francesi dal pontefice Pio VII, e cosė quella repubblica si spense nell'impero! Anche la repubblica italiana, che abbracciava tutta la Lombardia, il Bolognese e il Modanese, fu mutata in reame , quando Napoleone cinse a Milano nel marzo del 1805 la corona di ferro degli antichi re longobardi, nominando a far le sue veci il principe Eugenio, nato dalle prime nozze della imperatrice Giuseppina col generale Beauharnais.
      Anni 1805 dell'E. V, — Lucca, la quale dopo essere stata orribilmente espilata dai Francesi era tornata ad esser repubblica libera e indipendente come era per lo innanzi, e il principato di Piombino furono dati ad Elisa sorella di Napoleone, maritata ad un Felice Baciocchi; Parma, Piaceli-Storia della Toscana 22
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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisč
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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