Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      STORIA DRTXl TOSCANANon v'era però da sperare in Toscana il ritorno dell'antica quiete, imperciocohè le promesse del Direttorio, così chiamavasi allora il supremo magistrato della repubblica francese, non parevano sincere, e perchè gli animi non e* rano senza ansietà e senza turbazioni.
      Quando si parlò di pace tra l'Austria e la Francia, s'era vociferato di proposizioni di dar Roma al granduca Ferdinando invece della Toscana, che si voleva aggiungere al ducato di Parma, dove regnava tuttavia un Borbone; tal altra volta s'era sentito dire che il Direttorio e il Bonaparte non vedevano punto volentieri la Toscana in mano d'un fratello dell'imperatore!
      Nello stesso anno 1796 la tempesta repubblicana scari-ravasi sopra gli Stati Pontificii, che s'erano avvisati di resistere; il trattato di Tolentino del 1797 fe'posare le armi, ma le condizioni imposte dal vincitore, furono superbe, ineom-portevoli. Più lardi, ucciso in [Roma a fùria di popolo il general francese Duphol, un esercito repubblicano vi si avviò per distruggere il governo pontificio, e vi proclamò infatti la repubblica romana; Pio VI, accompagnato fino ai confini dai Francesi, entrò in Toscana, fermossi a Siena, poi sospinto dai suoi nemici, che non lo volevano quieto, si ridusse -a Valenza, dove la morte nell'agosto del 1799 lo sottrasse a più duri patimenti. I cardinali e i prelati si sbandirono, si imposero gravami d'ogni natura ai cittadini, si commisero violenze, cbe indignarono gli stessi soldati della repubblica francese.
      Poi scoppiò la guerra tra la repubblica francese e il regno di Napoli; il re Ferdinando IV si rifugiò in Sicilia con tutta la corte, e nella capitale abbandonala si proclamò, dopo le stragi francesi e gli ammazzamenti civili, la repubblica partenopea.
      Anni 1799 dell'E. V. —Come si dubitava avvenne pur troppo; dichiaratasi di nuovo la guerra tra la Francia e l'Austria, nel marzo del 1799, Livorno e Portoferraio furono occupati dai Francesi; poi fu occupata Firenze, da dove Ferdinando III granduca partì alla volta di Vienna, in mezzo al dolore e all'agitamento dei cittadini. Fu velo alla in-
     


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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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