Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      CAPITOLO OTTAVO. 329
      Anni 1796 dell'E. V. — Eppure; perchè affidata a fragilissime basi, non durò lungamente la quiete in Toscana; nel febbraio del 17%, superate le Alpi, una schiera di repubblicani, capitanata dal generale Vauhois, da Piacenza, Reggio e Modena, calò gli Appennini e si mostrò con maraviglia universale a Pistoia.
      Dal governo toscano fu interrogato il Bonaparte ( capitano supremo degli eserciti francesi, Corso di nascita, Toscano d'origine, insomma Italiano ) sulle mosse di quella schiera, e fu risposto che, senza toccar Firenze, volgercb-besi a Siena; ma il Bonaparte stesso col Mtirat. che fu poi re di Napoli, valicato l'Arno a Fucecchio, la condusse a Livorno, scrivendo al granduca esigerlo gli insulti che in quel porto si facevauo tuttavia alla bandiera e alle robe dei Francesi, averlo provocato la protezione che si accordava all'Inghilterra. Cosi fu occupato il porto, in onta al trattato di neutralità; vi si catturarono le navi, le merci inglesi e di quanti erano nemici della repubblica, che non v' era stato tempo di mettere in salvo; fu insultato silo stesso governatore. E volevasi per giunta occupar Porloferraio nell'isola dell'Elba; ma il Nelson, ammiraglio inglese, più sollecito, vi si presentò minaccioso e vi si cacciò per forza; della qual cosa viepiù irritato il Bonaparte, scrisse al governo toscano che dovea ringraziarlo se non occupava militarmente tutto il granducato; e se non seguitò l'effetto alla minaccia, vuoisi attribuirlo alla dubbiezza dei Francesi sull'esito della asprissima guerra che allora combattevano nella Italia superiore e in Germania.
      Gravissimi furono i danni ch'ebbe a patire il commer-mercio in Livorno per la presenza delle armi francesi, per le rappresaglie usatevi a danno dei negozianti inglesi, i quali fuggirono il porto. Ferdinando non vedeva come riparare a queste sciagure che colpivano i suoi sudditi, e più spaventavalo la tempesta ond'era grosso l'avvenire. Ma nel maggio dell'anno seguente Livorno fu abbandonato dal presidio francese, non senza aver però dovuto pagare una grossa taglia; indi a poco anche gl'Inglesi sgombrarono Porto-ferraio, dopo aver perduto la Corsica di cui s'erano impadroniti nel 1794.
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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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