Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      CAPITOLO OTTAVO. 3sfcbe più non si seppellisse nelle chiese, alla qoal legge per avara speculatione si ì derogato ai nostri giorni con tanto danno dell'universale ; abolì le comandate e le prestazioni servili, avanzo impuro di feudalismo; apri comode strade da Pistoia al confine Lucchese, da Pisa a Livorno, da Siena A Grosseto, e molte altre; creò un Tribunale supremo in Firenze; soppresse il Tribunale della Nunziatura e quello dell'Inquisizione; abolì le prerogative dei possedimenti regj. e di quelli dei cavalieri di San Stefano, volendo cbe gli uni e gli altri fossero sottoposti alle gravezze , e lasciando le commende di quest'Ordine religioso in forma di primogenitura, ordinò lo scioglimento dei fidecommessi e maiorascati, con proibizione di istituirne dei nuovi; cosicchò non rimasero altre primogeniture fuor quelle dell'Ordine di San Stefano.
      Noi non finiremmo mai se tulli volessimo notare i provvedimenti di questo benefico principe a prò della Toscana; pochi sovrani in Europa hanno offerto 1' esempio di una vita così breve e così operosa a vantaggio dei loro sudditi; non che un anno, non che un mete, un solo giorno forse non passò che Pietro Leopoldo non avesse contrassegnalo con qualche provvedimento utile e fecondo di ottimi risultali nella parte civile, morale, politica ed economica dei suoi Stati e, ciò che più monta, di tutta l'Europa.
      L'educazione del povero, ogni maniera di studii, furono largamente favoreggiate da Pielro Leopoldo; fondò in tutto il granducato scuole per ogni ceto di persone, provvide alle Università di Pisa e di Siena; istituì in Firenze cattedre dì Giurisprudenza , di Medicina e di Agraria ; a prò della gioventù studiosa; dette notabile incremento alla Biblioteca Mediceo-Laurenziana, riunendovi tutti i codici che erano nelle biblioteche Palatina, Gaddiana e Strozziana e non pochi della libreria di Santa Croce e di qualche altro convento; crebbe di preziosi libri, anch'essi tolti dalla Palatina, la biblioteca Magliabechiana, la quale se fosse meglio ordinala, potrebbe dirsi delle più copiose cbe oggi vanti l'Europa. Fondò a vantaggio della storia patria l'Ar-«hivio Diplomatico ; aprì contiguo al giardino di Boboli, in un palazzo appartenuto gii a una famiglia Torrigiani, un gabinetto di Fisica e di Storia naturale, lo provvide di msc-
      Stoiia della Toscana. 2ty( ' ;>Ie


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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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