Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      CAPITOLO OTTAVO,
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      Nello stesso proposito di incoraggire il commercio e le industrie apri nuove strade, risarcì quelle che minavano ; promosse l'educazione del baco da seta, favorì le piantagioni de'gelsi per tutto il granducato, scemò le gabelle d'estrazione per le manifatture del paese; volle che la tratta de'grani della Maremma senese fosse libera per dodici anni, concessione che rinnovò per altri ventidue in due volte; e a quella infelice provincia suonarono dopo secoli pella prima vòlta in sul labbro parole di benedizione, che più ferventi suonarono più tardi per Leopoldo IL
      Anni 1739 dell'E V. — Desideravano i Toscani e più i Fiorentini di vedere nei suoi stati il granduca, e nel gennaio di quest'anno i loro voti furono compiuti '. Visitò il granduca coll'arciduchessa sua moglie e col principe Carlo fratello le principali città del granducato, ma ebbe a ricondursi presto a Vienna perchè dava serie inquietudini la salute dell'imperatore; lasciò nulladimeno un Consiglio di Reggenza presieduto dal Craon, dal Richecourt, dall'Antinori, dal Neri, dal Guadagni, dal Tavanti e da altri chiarissimi personaggi, ai quali veramente dovette la Toscana i primi fondamenti del suo benessere futuro. Nel 1740 mori Carlo VI, morte che aprì la successione al trono imperiale in favore di Maria Teresa, e fu cagione di guerre sanguinosissime, perchè l'Elettore di Baviera* il re di Polonia, la Russia, la Spagna, il re di Sardegna e la Francia, moveano pretensioni e le appoggiavano colle minaccie e colle armi. Gli Ungheresi che amavano la loro regina, e i snssidii dell'Inghilterra salvarono negli estremi momenti quel trono alla donna austriaca, la quale nel maggio del 1743 fu coronala a Praga qual regina di Ungheria e di Boemia. In Firenze si festeggiò il fatto, tanto più che l'anno avanti ella aveva dato alla luce un figliuolo, Giuseppe, cbe ebbe titolo di gran principe di Toscana. Francesco di Lorena, nel settembre del 1745, fu eletto re dei Romani; nell'ottobre cinse a Fran-
      1 Fu in questa circostanza inalzato col diaegno del Giadod architetto Lorenese, l'arco trionfale alla Porta a S. Gallo,' manumento che dal lato dell'arte lucia molto da desiderare.


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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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