Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisč

Pagina (308/378)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      306 STOIIA DELLA TOSCANAantica liberti e indipendenta. La protesta ebbe il valore di tutte le proteste presenti e future, quando non abbiano l'appoggio, solo utile, delle armi.
      Anni 1732 dell' E. V. — Nel dicembre del 1732 sbarcņ in Livorno l'Infante don Carlo, col titolo di gran principe ereditario della Toscana, e vi fu accolto cortesemente e servilo con splendidezza dalla corte. Neil' allo di recarsi a Pisa fu sorpreso da malattia, dalla quale presto guari, e trattenutosi in questa ciltą per lutto l'inverno, giunse nel marzo a Firenze, dove fu ricevuto da tutta la nobiltą e da infinito popolo, piņ curioso cbe esultatile.
      Il granduca, il quale da gran tempo passava i suoi giorni in letto, lo vide, o meglio finse di vederlo volontieri ; ma il navilio spagnuolo teneva intanto i porti di Livorno e di Porto ferraio , con gran gelosia dell' Austria, la quale considerava il granduca e 1° Infante come due principi che avevano attentato ai diritti dell'impero rispetto alle feudalitą, e inviava a Gian Gastone un rescritto, annullando in esso quanto era stalo fatto in Toscana per l'Infante, dichiarando illegittimo il nome datogli di Gran principe, e richiamando il granduca all'osservanza rigorosa dei trattati. Alti consimili g' indirizzavano dal consiglio aulico al Senato di Firenze ed ili sudditi del granducato -
      La corte di Spagna prevedeva perciņ imminente una guerra coli' imperatore , e applicando l'animo alla miglior riuscita di questa, si stringeva alla Francia; l'Infante e i ministri spagnuoli, per maggior sicurezza, lasciarono Firenze e si recarono a Parma, ducato ereditato , come notammo , per estinzione dei Farnesi,, quando si vide fallila la speranza d'un figlio della vedova del duca Antonio.
      Un altro (allo importantissimo era in questo tempo la successione di casa d'Austria, soggetto di gravi cure pei gabinetli d'Europa; i Borboni volevano vedere spezzata una potente monarchia che dava loro ombra, ma l'imperatore Carlo VI, per conservare l'integritą dei suoi stali, emanņ una Prammatica sanzione, volle assicurala nell' unica sua figlia Maria Teresa la corona , e ne fissņ il matrimonio con Francesco Stefano duca di Lorena. Sempre nuovi accidentiV
      LjOOQle


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisč
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

Pagina (308/378)






Livorno Infante Carlo Toscana Pisa Firenze Livorno Porto Austria Infante Gian Gastone Toscana Infante Gran Senato Firenze Spagna Francia Infante Firenze Parma Farnesi Antonio Austria Europa Borboni Carlo VI Prammatica Maria Teresa Francesco Stefano Lorena OOQle