Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

Pagina (288/378)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      ¦288
      STORIA DELLA TOSCANAL'idea ch'egli ebbe d' una general quarantina, se fu strana e bizzarra, dimostrò generosità in chi la concepiva. Si volle che tutti gli abitanti di Firenze, meno quelli che dovevano impiegarsi in officii religiosi e civili, «tessero per quaranta giorni rinchiusi nelle loro case; che i ricchi provvedessero al loro mantenimento, che gli altri tut,i fossero alimentati a pubbliche spese; a tale oggetto si numerarono le strade, le case e gli abitanti, e si trovò che doveasi nutrir più della metà della popolazione- Al denaro che mancò supplì del suo il principe, e vuoisi che la spesa ammontasse a centocinquantamila scudi. Non diremo di abusi che pur troppo saranno occorsi; facciamo osservare che tutte le botteghe, i traffici stettero chiusi, e che le sole botteghe le quali vendevano commestibili erano aperte per qualche ora del giorno. Anche le chiese e i magistrati cessarono in questo tempo dai loro officii; la città di Firenze, già gaia, festevole, apparve un deserto. Alle messe e alle altre pratiche devote, che si celebravano sui oapistrada, si assisteva dalle porte e dalle finestre
      Anni 1631 dell'E. V. — L'anno seguente la granduchessa madre, Maria Maddalena, che s'era mossa di Firenze per andare a far visita al fratello imperator d' Austria, fu colta da malattia mortale a Passavia e vi cessò la vita; il granduca, angustiato dai disturbi domestici che erano nella famigli» reale di Francia, agitato dalla paura continua dell'ambizione spagnuola, sentì questa perdita vivissimamente. Le triste condizioni a che era ridotto l'imperalor d'Austria, assalito dal re di Svezia e dalla Francia, persuasero al granduca immensi sacrifizi in favore di lui, e in un tempo in cui i suoi sudditi aveano bisogno di conforti e non di gravezze. Volle perfino che i suoi fratelli Mattia e Francesco andassero a combattere in Germania, come voJonlarj, e inquesto modo gli sdegni della Francia si fecero più violenti, e il cardinal di Richelieu centuplicava le minacce. Per colmo di miseria ricomparve nel 1633 la pestilenza a Li-
      1 Molti tabernacoli che ai veggono anche oggi ai capi strada nei qnartieri più popolo» di Firenie, lenirono a questo offici*.
     


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

Pagina (288/378)






Firenze Firenze Maria Maddalena Firenze Austria Passavia Francia Austria Svezia Francia Mattia Francesco Germania Jonlarj Francia Richelieu Firenie