Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè
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STORIA DBLLA TOSCANACome avviene di tulle le reggenze, governi incerti, deboli e il più delle volte funesti ai sudditi, la reggenza di Toscana era nella massima agitazione per le contese insorte tra la Francia e la Spagna, rispetto alla Valtellina, cbe quest'ultima potenza aveva occupala, e cbe ora in vigore del trattato del 1957 esigeva gli aiuti della Toscana , compromettendola rispetto alla Francia cbe s'era^ collegala calla repubblica di Venezia e col duca di Savoia, sempre eopido d'impossessarsi dello slato Milanese. A qnesli disturbi ag-giipigevasi per la reggenza toscana l'odio dei sudditi, i quali memori del passato benigno reggimento , la tacciavano di pusillanime e di buona a nulla. Felicemente cessarono i timori di guerra, e rimasero solo le angustie nella famiglia Medicea per la morte del duca d'Urbino, teslè sposalo alla principessa Claudia, e del duca di Mantova sposo della principessa Caterina, sorella di Cosimo li. Ambedue tornarono in famiglia , nè fa questo un lieve impaccio per la corte; fra gli errori della reggenza vuoisi notare la trattativa di matrimonio tra il granduca regnante Ferdinando II, e la vedova del duca d'Urbino, per non lasciarsi sfuggire il posr sedimento del ducalo d'Urbino, affrontando cosi gli sdegni del pontefice.
Aoig 1623 dell'E. V. — In qnel che si ventilava questo pegozio, Gregorio XV mori e gli successe Urbano VIU di casa Barberini, cui non andava a genio il disegnato matrimonio , e che disturbò in modo il trattato , da mettere a scompiglio tutte le corti d'Italia, e Specialmente quella di Spagna. Le faccende i vero furono aggiustate, ma con grandissimo sacrifizio e discredito della Toscana.
Dicemmo che il re di Francia>avea formato una lega con Venezia e col duca di Savoia ; l'Italia, pretesto sempre ed arena di tulle le guerre, n'era sbigottita ; la quistiooe delia Valtellina poteva esser esca a novello incendio, ma eoHa mediazione del granduca o dei suoi consiglieri queste vertenze furono aggiustate, perchè se il cardinal di Ricbelieu, primo ministro di Francia, voleva adi ogni costo umiliare gli Spagnuoli, temeva da un altro lato d'impegnarsi in un* guerra,
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