Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisč

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      capitolo settimo. 377
      fralclfo don Giovanni de'Medici, nato di Cosimo I e d'una Eleonora degli Albizi ! Si sa che lo diresse Matteo Nigelti, ma nč questo artista, avrebbe: qsato contradire, al principe , nč egli pure andava immune-della corruttela in che precipitavano le arti a quei giorni. Egli riunė nella galleria sopra il portico degli Uffizi i pių bei tesori delle arti; sotto di lui l'arte di commettere pietre dure in tarsia, introdotta da Cosimo e favorita da Francesco, salė al pių. alto, grado della, imitazione pittorica. Essendo tuttavia cardinale, aveva aperto, in Roma la stamperia in caratteri orientali, col nobilissimo e civile proposito di propagar la fede cattolica fra gl'infedeli d'Oriente.
      Col disegno del Buontalenti edificō Ferdinando nel 1590 la fortezza di Belvedere che sorge sul poggici di Boboli a cavaliere del palazzo Pitti; fece inalzare coli'opera di Gipn, Bologna la statua equestre al padre, e il gruppo di Ercole e del Centauro. Costruė la villa d'Artimino e quella dellėAm-brogiana nei dintorni di Firenze ; condusse un magnifico a-cqpedotto per introdurre in Pisa le acque salubri d'Asciano; eresse in questa cittā i) Collegio Ferdinando e un giardino botanico; ravvivō l'Uqiversitā di, Siena, compič le mura castellane di. Grosseto e la fortezza, incominciatevi dal fratello. Promosse alacremente la propagazione e la cultura dei gelsi, perchč ogni amjo si spendevano 300,000 scudi, in sete greg-gie che passavano in. Italia; e narrasi che in quel tempo si fabbricasse m Firenw per tre milioni annui.disqudi fra drappi di seta, telette d' oro, d'argento e rasce.
      I favori che largiva al commercio crescevano nei Fiorentini P amore pei lunghi viaggi, e molti si spinsero all'Indie e in America, riportandone merci preziose e mille pro-dazioni utilissime.
      I suoi pių grandiosi concetti si fermarono perciō sul porUk di Livorno v gettandovi le fondamenta d'una nuova fortezza; piantando palizzate io mare per fondarvi una gran muraglia e ricongiungere il fanale alla terraferma i pubblicando un indulto di tolleranza per chiamarvi i mercanti e gė' industriali a qualunque confessione appartenessero ; accordando loro infinite franchigie e privilegi Per facilita? le comunicazioni tra V interno della Toscana ed il corto , fece


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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisč
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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