Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisè

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      CAPITOLO SETTIMO. 267
      Francia, e quantunque, per non dar ombra agli Spagnuoli già indispettiti contro di lui, non avesse voluto riconoscerlo, pure con segreteiza gli mandava soccorsi di danaro, e col suo credito lo sostenne presso il pontefice , insinuando a quello di abbracciare il cattolicismo, a questo cbe l'integrità della monarchia francese avrebbe grandemente fruttato alla religione cattolica '.
      Anni 1590 dell' E. V. — Nel maggio del 1590 nacque al granduca un figliuolo, cui fu imposto il nome di Cosimo in memoria dell'avo, e cosi furono compiuti i suoi voti. Non vuoisi pretermettere cbe in questa circostanza voleva il popolo fiorentino dargli dimostrazioni di esultanza con pubbliche feste, ma egli lo vietò . facendo considerare, cbe afflitto com' era il paese dalla carestia, meglio valeva convertir quel danaro in opere di beneficenza ; ed egli ne dava generosamente l'esempio.
      Era morto Sisto V, e Ferdinando, per sventare le calorose pratiche del ministro spagnuolo Olivarez nel conclave, usò di moltissima sagacità e venne a capo, colla mediazione del cardinal del Monte, di fare eleggere Urbano VII, che però visse pochi giorni, con gran dispiacere del granduca , tanto più che, riapertosi il conclave, prevalse il partito spagnuolo e fu scelto Gregorio XIV, uno deinominatida Filippo II.
      Anni 1591 dell' E. V. — Era la Toscana inquietata da masnade di banditi, raccoltisi sotto la condotta di un Alfonso Piccolomini da Siena, duca di Monlcmarciano ; aveva costui nel tempo del conclave minacciato Roma del sacco, e vuoisi che con queste scelleraggini servisse ai disegni dell' Olivarez, il quale intendeva a spaventare i cardinali affinchè si affrettassero ad eleggere un pontefice favorevole alla Spagna ; ma il granduca, pregatone dal Sacro Collegio stesso , mandò subito numerose truppe a perseguitarlo, e lauto bene si adoperò cbe lo colse prigioniero. Le trame spagnuole e quelle dei nemici del granduca, non escluso il fratello don Pietro, apparvero manifeste dal processo del Piccolo-
      ¦ Ai *8 novembre >589 da ateuni congiurati fu ucciso Alessandra d'Appiano signore di Piombino.


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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisè
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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