Storia della Toscana dalla fondazione di Filippo Moisč

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      252 «tobia dilla toscana i quali il cardinal Giovanni fu il primo a cedere alla violenza del male.....« Il cadavere fa trasferito a Firenze, gli furono fatte esequie pompose, ma non fu aperta la cassa che lo chiudeva; si sparse allora per tutta la Toscana e per l'Italia che il cardinale fosse morto per ferita ricevuta dal fratello don Garzia. Indi a poco, e ,della stessa malattia, par che morisse in Pisa don Garzia, e per dolore anche la duchessa madre, dodici giorni dopo. Allora si crebbero le voci, e furono generalmente credute, che don Garzia, chiedente perdono al padre del fallo involontario, fosse da Ini trafitto in grembo della madre, e che questa ne morisse di angoscia. Della veritą delle voci che corsero noi non possiamo, nč vogliamo, farci mallevadori. 1
      Anni 1564 dell'E. V. — Rimasero a Cosimo, oltre il primogenito Francesco, altri due maschi don Fernando e don Pietro; il primo di questi due, a vece del morto Giovanni, fu inalzalo all'onor della porpora cardinalizia in etą di tredici anni; Francesco, promesso sposo all'arciduchessa Giovanna d'Austria, ebbe da Cosimo nel 1564 il titolo di reggente, la rinunzia in parte del governo e dell'amministrazione dello Stato, riserbando per sč l'autoritą e la voce nelle faccende pił importanti ; gli cedette il padre tutte le rendite, con riservo di ciņ che potesse bastare ai propri bisogni. Conservņ eziandio il titolo di duca e la suprema potestą in tutti i suoi dominj, il governo delle rendite del marchesato di Castiglione della Pescaia, l'elezione del gran-<1 ammiraglio delle galee, del capo supremo degli eserciti, degli officiali subalterni e del governatore di Siena; la proprietą e il fruito di tulli i beni allodiali, e tutte le rendite dello stato di Siena, detratti gli aggravj ; le miniere di Pie-trasanta e tutte le entrate di quel capitanato; l'uso di tutti i palazzi e ville, le mobilie preziose, i crediti e i capitali
      1 hi si assicura che nel R. Archivio Mediceo, di cui io sono oggi Direttore, troTiii un documento che autorizzi a credere il duplice issassimo; me lo assicura chi dice averlo veduto nelle mani dell'Archiviata «ni» predecessore. Io l'ho cercato con amore e con assidua cura, ma non ho ftpato rinvenirlo. Forse esiste e Io troverņ forse.....!
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Storia della Toscana dalla fondazione di Firenze
di Filippo Moisč
V. Batelli e Compagni Firenze
1848 pagine 378

   

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